Laura Pausini non canta “Bella ciao” in tv: travolta dagli insulti della sinistra
Laura Pausini, ospite nel programma tv spagnolo El Hormiguero, ha scatenato una polemica, soprattutto sui social, per aver rifiutato di intonare “Bella ciao”, molto nota in Spagna anche per la serie tv La Casa di Carta, spiegando di non voler cantare «canzoni politiche». Nel video si vede Laura Pausini con gli altri protagonisti dello show mentre prova a cantare con loro “Cuore matto”. Quando i suoi colleghi spagnoli iniziano a intonare “Bella ciao”, lei li blocca immediatamente spiegando di non voler cantare canzoni politiche, «e questa è una canzone molto politica». Centinaia i commenti sulla pagina Facebook dell’artista, la maggioranza di critica per il rifiuto.
«Bella ciao è un inno contro le tirannie, quale politica?», scrive un utente. Un altro rincara: «Bella ciao non è un canto politico! È un canto di libertà, o dovresti tornare alle elementari oppure sei anche tu dalla parte dei fascistelli. È un canto di liberazione dalla guerra e dai nazifascisti, non capisco perché non si debba esser d’accordo con i contenuti di questo canto». Oltre alle accuse di essere fascista ci sono anche commenti di sostegno alla cantante: «Ammiro la sua scelta di non fare politica come fanno tanti suoi colleghi, ma di rimanere fedele al suo ruolo di artista pura», scrive una fan. «Da oggi l’ammiro come non ho mai fatto prima... ha scelto di essere libera di scegliere», commenta un altro.
Pausini è stata costretta a replicare pubblicamente: «Non canto canzoni politiche, né di destra né di sinistra. Canto quello che penso della vita da 30 anni. Che il fascismo sia una vergogna assoluta mi sembra ovvio per. Non voglio che nessuno mi usi per propaganda politica. Non si inventino ciò che non sono».