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Ucraina, "pareri interessati" dietro la retorica della vittoria lampo dei russi. Stiletta del prof Parsi, gelo in tv

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Le forze militari ucraine stanno riconquistando ampie zone di territorio con i russi costretti a ritirarsi. A commentare la situazione sul campo di battaglia  egli scenari per il futuro della guerra è Vittorio Emanuele Parsi, professore universitario esperto di relazioni internazionali, nel corso della puntata di lunedì 12 settembre di Omnibus, su La7. La domanda è se la veloce avanzata ucraina possa rappresentare un ulteriore rischio per l'escalation del conflitto. "Stiamo commentando i possibili effetti negativi di un fatto positivo, vuol dire che la situazione è migliorata" afferma Parsi che sintetizza i recenti avvenimenti del conflitto. 

 

La controffensiva ucraina è "efficace" e le forze di Kiev stanno manovrando bene sul campo di battaglia, "sfruttando l'inefficacia mostrata dall'armata russa fino a questo momento". Gli ultimi sviluppi sono in contrasto "con tutta quella retorica pessimista fondata sul nulla, o fin tropo spiegabile, che voleva che gli ucraini sarebbero stati destinati a essere sconfitti nel giro di qualche settimana e che non c'era nessuna chance di respingere i russi". La tesi che abbiamo sentito ripetere da numerosi esperti in tv e non solo "era fondata sul nulla, c'erano un sacco di pregiudizi, di frottole, oppure di pareri molto interessati..." afferma Parsi che lancia un macigno nello stagno. Parole che lasciano di stucco la conduttrice Alessandra Sardoni, rassicurata dall'esperto che afferma di non avercela con lei o la sua trasmissione. 

 

L'esperto respinge scenari apocalittici ssull'esito della guerra dopo il ritorno delle truppe di Kiev, e sspoega come Vladimir Putin orta sia davanti a un bivio. Il fatto è che la sua "operazione militare speciale è stata pensata come un modo per rafforzare il ruolo della Russia nel mondo e il suo peso all'interno del sistema russo" ma ora "sta dando risultati opposti". Per Parsi ci sono due possibilità: una che l'avanzata ucraina riduca il potere di Putin e dei circoli che hanno voluto la guerra, spingendo la Russia a cercare una via d'uscita. "Paradossalmente potrebbe aprirsi una proposta di negoziato", afferma il prof. "L'altra possibilità che Putin ha a sua disposizione è un incremento della sforzo militare, il problema di questo per lui è che bisogna vedere se è in grado di farlo". 

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