I benzinai si preparano allo sciopero nazionale, sale l'ansia degli italiani
Costo dell’energia, dei carburanti e dell’affitto di casa sono i trend topic più discussi su Twitter a livello mondiale riguardanti il costo della vita. I tweet in cui sono state usate le parole chiave relative a questa tematica sono aumentati del 130% negli ultimi mesi, e in particolare energia e carburanti hanno occupato il 67,9% delle conversazioni degli utenti sui beni essenziali, mentre l’affitto è stato conversato cinque volte di più rispetto alle problematiche inerenti i mutui.
In questo clima di ansia generale si aggiunge il timore di un possibile sciopero nazionale dei benzinai italiani nei prossimi giorni. Non c'è nessuna comunicazione ufficiale, ma il tam tam è partito e gli automobilisti temono che al danno dei prezzi rialzati del carburante si aggiunga la beffa di non poter effettuare il rifornimento.
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I gestori delle pompe attendono di capire quali saranno le prossime mosse del Governo per arginare il caro-carburante, che sta danneggiando anche loro. Il benzinaio, infatti, ha sempre lo stesso guadagno a prescindere dal costo di vendita del carburante. Per ogni litro di miscela un gestore guadagna infatti circa 3,5 centesimi a prescindere che la benzina costi 1 euro o 5 euro. Il danno per il distibutore starebbe quindi nel fatto che più si alza il prezzo e meno persone faranno rifornimento.
Intanto si prevedono assestamenti al ribasso per i prezzi di benzina e diesel sulla rete italiana. Con le quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi che hanno chiuso ieri nuovamente in rialzo, soprattutto sul diesel, le compagnie restano ancora ferme sui prezzi raccomandati dei due carburanti. Il monitoraggio dei prezzi praticati alla pompa evidenzia medie che continuano a scendere lievemente, in particolare in modalità self.
Nel dettaglio, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mise aggiornati alle 8 di ieri 5 settembre, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self si porta a 1,750 euro/litro (1,757 il dato precedente), con i diversi marchi compresi tra 1,737 e 1,761 euro/litro (no logo 1,745). Il prezzo medio praticato del diesel self va a 1,843 euro/litro (1,849 il valore di ieri), con le compagnie tra 1,832 e 1,850 euro/litro (no logo 1,844).
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Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato scende a 1,899 euro/litro (1,903 il dato precedente), con gli impianti colorati che praticano prezzi tra 1,820 e 1,953 euro/litro (no logo 1,802). La media del diesel servito si porta a 1,989 euro/litro (contro 1,990), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi praticati compresi tra 1,921 e 2,056 euro/litro (no logo 1,899). I prezzi praticati del Gpl si posizionano tra 0,8 a 0,825 euro/litro (no logo 0,797). Infine il prezzo medio del metano auto è sempre in salita e si colloca tra 2,893 e 3,595 (no logo 2,871).