Meno gas e prezzi alle stelle, la Russia triplica le entrate. Tempesta perfetta sull'Europa
All'Europa arriva sempre meno gas dalla Russia ma gli incassai per Mosca sono alle stelle. Il rapporto costi/benefici è a tutto vantaggio della Federazione russa guidata da Vladimir Putin sia dal punto di vista economico che politico, con i Paesi europei che vedono alle porte una crisi nera per l'aumento dei prezzi dell'energia. A dare gli ultimi dati è Matteo Villa dell'Ispi, Istituto per gli studi di politica internazionale.
La Russia lascia a secco l'Europa: addio gas, la mossa “incomprensibile”
"Ad agosto, i flussi di gas russo verso l'UE sono crollati del 72%, da 160 a 45 Gmc/anno. Eppure, grazie ai prezzi alle stelle, le entrate dalle vendite per Mosca sono TRIPLICATE rispetto all'anno scorso", scrive su Twitter Villa mostrando un grafico impressionante. Nell'ultima parte del 2022 dopo una serie di cali è tornato a salire l'arrivo di gas russo in Europa, anche se in media inferiore a quanto registrato in precedenza. Parallelamente, il dato del prezzo del gas nella seconda parte dell'anno in corso è schizzato da poco più di 200 e oltre 260.
Crisi del gas, Russia e #carobollette.
— Matteo Villa (@emmevilla) August 30, 2022
Ad agosto, i flussi di gas russo verso l'UE sono crollati del 72%, da 160 a 45 Gmc/anno.
Eppure, grazie ai prezzi alle stelle, le entrate dalle vendite per Mosca sono TRIPLICATE rispetto all'anno scorso. pic.twitter.com/mnqopz6lwg
Intanto Gazprom chiude ancora i rubinetti. Il colosso russo del gas ha comunicato per la giornata di oggi la consegna di volumi pari a circa 20 milioni di metri cubi, a fronte di consegne giornaliere pari a circa 27 milioni di metri cubi effettuate nei giorni scorsi. Il tutto mentre il gasdotto Nord Stream 1 che fornisce il Nord Europa si ferma per sette giorni a partire da oggi per "manutenzione".