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Da Mosca a Napoli, agente segreta russa "infiltrata nella Nato". Olga Kolobova, chi è la "spia di Putin"

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Una spia russa infiltrata nella Nato dall'Italia, più precisamente a Napoli. A riportare la "più clamorosa operazione di intelligence realizzata da Mosca nel nostro Paese" è Repubblica che spiega come Maria Adela Kuhfeldt Rivera, trentenne nata in Perù da padre tedesco, si sia inserita nei circoli mondani di Napoli fino a infiltrarsi tra il personale della base Nato e della VI Flotta statunitense, il vertice per potere militare atlantico in Europa, il tutto con la "copertura" di una griffe di gioielli.  Tecniche e software per la comparazione dei volti, avrebbero permesso di scoprire il suo vero nome: Olga Kolobova, nata nel 1982, figlia un ex agente segreto del Gru.

 

 Kuhfeldt Rivera sarebbe entrata in Italia nel 2009 con un passaporto russo appartenente alla stessa serie speciale utilizzata dagli 007 del Gru, l'intelligence militare di Mosca, ed è sparita senza lasciare tracce nel 2018 dopo la pubblicazione di alcuni documenti sull'avvelenamento con il gas Novichok di Sergey Skripal  da parte del sito investigativo Bellingcat, che insieme al settimanale Der Spiegel e The Insider ha lavorato ha l'inchiesta. Secondo quanto ricostruito quella della spia russa sarebbe una identità fittizia. Tra il 2009 e il 2011 la donna ha vissuto tra Roma, Ostia, Valmontone facendo la spola con Malta, poi una svolta con l'apertura di un elegante gioielleria a Napoli e l'inizio di una vita mondana frenetica. 

 

"Viene accettata nel Lions Club 'Napoli Monte Nuovo', un circolo molto particolare: è stato fondato dagli ufficiali della base Nato di Lago Patria. I soci sono praticamente tutti militari, impiegati e tecnici dell'Alleanza Atlantica o della VI Flotta statunitense: il bersaglio più ambito dall'intelligence russa. Maria Adela nel 2015 diventa addirittura segretaria del club", si legge nell'inchiesta. In quell'ambito "l'agente del Gru ha agganciato numerosi ufficiali della Nato, imbastendo una vasta rete di rapporti, alcuni di natura sentimentale: uno dei dirigenti del Comando Atlantico ci ha confermato di avere avuto una breve relazione romantica, chiedendo l'anonimato. A tutti giustificava la sua cittadinanza russa con una storia romanzesca".

 

Con la su attività la donna sarebbe riuscita ad avvicinare personalità in vista del potere militare, ma non è chiaro quali informazioni sia riuscita a ottenere, o se abbia messo trojan e virus informatici nei telefoni e nei computer dei suoi conoscenti per spiarli.

 

Dopo la pubblicazione di alcune rivelazioni sul caso Skripal la donna ha preso il volo per Mosca il 15 settembre 2018, chiudendo i ponti con tutti, anche col fidanzato, un contractor in servizio nella base americana. Dopo qualche mese un post in cui annunciava  avere un tumore. Poi solo un messaggio WhatsAppa aMarcelle D'Argy Smith, l'ex direttrice di Cosmopolitan, "Ci sono tante cose che non posso (e non sarò mai in grado) di spiegare ma sappi che mi manchi moltissimo".

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