Dazn, "danno irreparabile". L'ira della Lega di Serie A, cosa succede adesso
I malfunzionamenti di Dazn che hanno rovinato la prima giornata del campionato di Serie A a tanti abbonati della piattaforma streaming hanno provocato la reazione della Lega che ha dato un vero e proprio ultimatum. In una lettera la Lega di Serie A ha intimato a Dazn di "specificare entro le 16 di oggi come intende porre in essere ogni idonea azione per far sì che i problemi tecnici vengano risolti. Questo in ragione del fatto che le gare in programma oggi vedono impegnate due società, Juventus e Napoli, con un grandissimo seguito di tifosi/utenti". Nella comunicazione si parla inoltre di “danno irreparabile" in relazione ai disservizi che si sono verificati, segnale di un possibile deterioramento del rapporto con lo streamer.
Intanto non si segnalano problemi particolari per la visione di Verona-Napoli, ma poco prima dell'inizio del collegamento Dazn ha inviato a tutti un messaggio con la procedura alternativa in caso di problemi, un link "sicuro" dove vedere la partita.
Dazn in tilt, interviene il Garante. La piattaforma si scusa: rimborseremo gli utenti
In precedenza l’Autorità per le Garanzie nella Comunicazione aveva chiesto a Dazn chiarimenti e indennizzi,, oltre che rassicurazioni su come la società "stia operando per evitare il ripetersi di disservizi in occasione della prossima giornata". L'Agcom inoltre "si riserva a seguito degli approfondimenti e delle proprie valutazioni di adottare ogni iniziativa che si renderà necessaria". A stretto giro la replica della piattaforma che si è scusata "profondamente" con gli abbonati e ha parlato di "un evento di natura eccezionale che ha impattato alcuni utenti in diversi mercati". Dazn ha poi fatto sapere di aver inviato il link alternativo ai propri clienti e annunciato indennizzi. Le modalità per ottenerli saranno rese note nei prossimi giorni. Furiose le associazioni di consumatori, con il Codacons che ha annunciato che depositerà "una denuncia per interruzione di pubblico servizio e truffa" ed evoca lo "sciopero" del pagamento della quota mensile.