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Italiano di 19 anni va combattere per l'Ucraina, indagato come mercenario. L'ultima traccia sui social

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È andato a combattere in Ucraina contro russi e non dà notizia di sé, almeno sui social, ma maggio. Un 19enne italiano residente nel Ponente genovese, è stato indagato per essersi arruolato nella Brigata internazionale ucraina. E il primo caso in Italia da quando è iniziato il conflitto relativo all'ipotesi di reato prevista dall’articolo 3 della legge 210/1995, che ratifica la convenzione internazionale dell’Onu contro il reclutamento, l’utilizzo, il finanziamento e l’istruzione di mercenari.

 

Il giovane, che sarebbe un militante di CasaPound, secondo gli accertamenti condotti dalla Digos sarebbe entrato in Ucraina in pullman dalla Polonia dopo era arrivato in aereo. Il 19enne genovese sarebbe partito, in primavera, dopo aver stabilito alcuni contatti telematici con i miliziani dei quali si è messo a disposizione. Sembra che prima di partire non avesse alcuna esperienza militare, se non una passione per il softair, la "guerra" simulata con proiettili di gomma. Il suo addestramento sarebbe avvenuto solo in Ucraina. Ora si troverebbe nel Donbass. 

 

Le ultime tracce sui social sono foto che risalgano tra lo scorso maggio e agosto, su Instagram e su una pagina Facebook a lui riconducibile. In uno scatto si vede il giovane in mezzo ad altre persone in divisa, imbracciando un’arma e la bandiera dell’Ucraina alle spalle, in altri si mostra in mimetica e con in braccio un cucciolo. Tra i commenti, risalenti al 6 giugno scorso, gli si chiede come va e lui risponde di aver perso un amico pochi giorni prima. L’ultimo scatto è del primo agosto: fitta vegetazione intorno, equipaggiamento militare, volto coperto e il dito medio alzato. 

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