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Cosa provoca il vaiolo delle scimmie, aumentano i casi in Italia. Il Ministero: "Vaccino in arrivo"

Giada Oricchio
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Il vaiolo delle scimmie spaventa anche l’Italia. Secondo l’ultimo bollettino del ministero della Salute, dal 2 al 3 agosto si sono registrati 40 contagi in più. Al momento sono 545 i casi italiani accertati di monkeypox di cui 159 collegati a viaggi all’estero. Le persone più colpite hanno un’età media di 38 anni e sono soprattutto di sesso maschile: sui 545 casi registrati, solo 5 sono donne. La Lombardia è la regione con più contagi (250), segue il Lazio (109), l’Emilia Romagna (62), il Veneto (37) e il Piemonte con la Toscana (21). Per questo tipo di virus, a differenza del Covid, esiste già un vaccino anti-vaiolo.

“Entro 24 ore sarà emanata una circolare del Ministero sulle modalità e i criteri per la vaccinazione, e le prime dosi del vaccino sono già state spedite verso le regioni nelle quali si registra il maggior numero di casi" ha annunciato il sottosegretario alla Salute Sileri ospite di Timeline, la striscia quotidiana di approfondimento di Sky TG24.

Come ricorda il sito dell’Istituto Superiore di Sanità, il vaiolo delle scimmie è endemico in Africa centrale e occidentale, ma da maggio 2022, diversi Paesi non endemici in quattro Regioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno segnalato casi, la maggior parte dei quali non riferisce una storia di viaggi in Paesi endemici. Il 23 luglio 2022 l'OMS ha dichiarato il vaiolo delle scimmie "Emergenza di salute pubblica internazionale".

L’MPXV viene trasmesso all’uomo attraverso il contatto stretto con un animale infetto, una persona infetta, o con materiale contaminato dal virus. Il periodo di incubazione può variare da 5 a 21 giorni. Il contagio da persona a persona avviene attraverso il contatto con materiale infetto presente nelle lesioni cutanee o nei fluidi corporei, o attraverso le secrezioni respiratorie durante il contatto diretto e prolungato faccia a faccia.

Inoltre, il MPXV può essere trasmesso tramite oggetti contaminati, come lenzuola o indumenti usati da una persona infetta. Le lesioni presenti nella mucosa orale possono essere infettanti, il che significa che il virus può diffondersi anche attraverso la saliva. Nell’epidemia in corso a maggio 2022, i dati finora disponibili e la natura delle lesioni in alcuni casi suggeriscono che la trasmissione possa essere avvenuta durante rapporti intimi. Una persona infetta rimane contagiosa per tutta la durata della malattia, normalmente da 2 a 4 settimane. Può essere grave nei bambini, nelle donne in gravidanza o nelle persone con compromissione del sistema immunitario. Un antivirale noto come Tecovirimat è stato autorizzato dall’EMA per il trattamento del vaiolo delle scimmie nel 2022 ma non è ancora ampiamente disponibile.

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