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Appalti Anas, dieci indagati. Gare milionarie mirino del mirino dei pm di Roma

Augusto Parboni
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Dieci appalti dell'Anas sono finiti nel mirino della procura di Roma. Tanto che gli inquirenti hanno deciso di indagare dieci persone, 4 dirigenti dell'azienda e 6 imprenditori. Le accuse che ha ipotizzato la magistratura romana, a seconda delle posizioni processuali, vanno dalla corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio alla turbata libertà degli incanti.

Al centro dell'indagine del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Roma, una decina di appalti che sarebbe stati affidati da nord a sud dell'Italia. Le Fiamme Gialle hanno infatti eseguito nei giorni scorsi decreti di perquisizione e acquisizioni documentali nei confronti sia dei 4 dirigenti e funzionari di Anas, sia degli impreditori finiti al centro dell'indagine. I finanzieri, quattro giorni fa, hanno perquisito i domicili, gli uffici e i luoghi nella disponibilità dei 10 indagati. Non solo. Gli investigatori hanno anche acquisito documenti presso l'Ente pubblico, che non risulta coinvolto nell'indagine. Il contesto investigativo riguarda presunte irregolarità nell'espletamento di procedure di gara nel settore dei lavori per infrastrutture stradali, commesse da alcuni dirigenti di Anas a favore di imprenditori, tramite l'intermediazione dei titolari di una società di consulenza amministrativa.

 

Gli appalti all'attenzione dei pm romani sono una decina: ognuno pari a un valore compreso tra i dieci e i cento milioni. Le attività investigative delle Fiamme Gialle sono state eseguite nelle province di Roma, Torino, Firenze, Siena, Prato, Modena, Mantova, Grosseto, Parma, Lucca e Terni, con il supporto dei Reparti territorialmente competenti. Al centro dell'inchiesta, la manutenzione stradale affidata ad alcune imprese, in presenza di presunti conflitti di interesse, o dietro un presunto passaggio di denaro. Gli affidamenti, comunque, farebbero riferimento alla precedente gestione di Anas, ma anche il precedente consiglio di amministrazione non risulterebbe coinvolto nelle indagini. Gli accertamenti non sono terminati, tanto che la Guardia di Finanza, su delega della procura di Roma, nei prossimi giorni depositerà ulteriore materiale informativo.

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