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Voli in tilt per gli scioperi, saltano le vacanze in tutta Europa

Gaetano Mineo
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Voli cancellati, ritardi e scioperi metteranno a dura provai vacanzieri in piena estate. Domenica 17 luglio si fermerà quasi tutto il trasporto aereo italiano ma soprattutto in Europa, saranno migliaia i voli annullati tra luglio e agosto, scatenando il caos nel trasporto aereo. Pronta la montagna di ricorsi e la tortuosa trafila per il rimborso del biglietto. La protesta, da parte dei controllori di volo e del personale di bordo, esplode per carenza di personale, per la richiesta di migliori condizioni salariali ed è aggravata dalle migliaia di licenziamenti avvenuti durante la pandemia, per non parlare dell'aumento dei prezzi del carburante dovuto alla guerra in Ucraina. Uno scenario allarmante che ha portato il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, a scrivere «due note alla Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero dei servizi pubblici e al ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili per segnalare che gli scioperi del settore trasporto aereo stanno compromettendo i normali flussi turistici».

 

 

Una protesta ridimensionata proprio grazie all'intervento del garante degli scioperi, Giuseppe Santoro-Passarelli, che ha chiesto «alle organizzazioni sindacali proclamanti di ridurre la durata dell'astensione, originariamente prevista per 24 ore, a 4 ore e, come è noto, tale richiesta è stata accolta dalle suddette organizzazioni». E così resta confermato lo sciopero del 17 luglio, dalle 14 alle 18, sia dei controllori di volo Enac e sia del personale di bordo di alcune compagnie low cost come Ryanair, Air Malta e della società CrewLink. Nel weekend 16 e 17 luglio si fermeranno anche i lavoratori di EasyJet e Volotea. Uno «tsunami» nel mezzo delle partenze del fine settimana per le vacanze estive. Su voli cancellati e ritardi, il presidente dell'Enac, Pierluigi Umberto Di Palma, tenta di rassicurare i passeggeri: «Nei primi 10 giorni di luglio i numeri sono assolutamente confortanti, sempre in una situazione di difficoltà, rispetto ai numeri dei degli altri Paesi continentali». Il fatto è che il vero disagio per i vacanzieri scatterà il prossimo fine settimana proprio per lo sciopero. «Ci adeguiamo alla decisione presa dal Garante - affermano Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Ta e Unica - ma allo stesso tempo sollecitiamo un intervento da parte del Governo per aprire al più presto un tavolo di confronto con le compagnie low cost sui minimi salariali previsti dal contratto nazionale del trasporto aereo, una richiesta che abbiamo già espressamente fatto nei giorni scorsi al ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili».

 

 

Più articolata è la protesta nel resto d'Europa dove si preannuncia un mese di agosto caotico, avendo le compagnie aeree annunciato in totale la cancellazione di 25.378 voli, di cui il 60% proprio nel Vecchio continente. Tuttavia, secondo la Cirium, società di analisi del settore aereo, su più di 3 milioni di decolli previsti ad agosto in tutto il mondo, il numero di cancellazioni è da considerare piuttosto limitato, impattando per lo più l'Europa, dove ci saranno 15.788 voli in meno, ma comunque solo il 2% dei piani di volo. A sopprimere il più grande numero di voli a destinazione dell'Europa è Turkish Airlines - in tutto 4.408 - di cui la metà tra il Vecchio continente e Istanbul e un quarto verso la Russia. A seguire British Airways con 3.600 cancellazioni, EasyJet con 2.045, Lufthansa con 1.888 e Wizz Air con 1.256. Infine, l'aeroporto londinese di Heathrow ha chiesto alle compagnie aeree di smettere di vendere biglietti, quando i passeggeri in partenza eccedano i 100mila al giorno, fino all'11 settembre.

 

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