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Estate, tra benzina e biglietti aerei per partire tocca indebitarsi: prezzi raddoppiati

Tommaso Carta
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Non solo il caos voli, ma anche il caro prezzi. È un'estate complicata per i turisti, alle prese con i rincari del settore dei trasporti. È la conclusione di un'indagine di Altroconsumo secondo cui rispetto al periodo precedente alla pandemia e alla crisi generata dal conflitto in Ucraina, i costi continuano ad aumentare in maniera esponenziale: raddoppiano i prezzi dei voli e dei traghetti, mentre diminuiscono sorprendentemente i costi dei treni. Anche chi sceglie di percorrere lunghi tragitti in auto per raggiungere le località balneari italiane, sarà costretto a fare i conti con l'aumento, nonché la differenza, di prezzi tra benzina e gasolio. A questo proposito, Altroconsumo da mesi si impegna a monitorare le variabilità dei costi del carburante, ritenendo sia necessario un azzeramento temporaneo dell'Iva, attraverso una petizione.

 

 

L'impennata dei costi del carburante - causata da un generale aumento dell'inflazione - sommata alle attuali problematicità del settore, hanno portato a un incremento considerevole dei prezzi dei biglietti aerei: secondo i dati Istat, sono aumentati del 90% rispetto allo scorso anno. Rispetto a giugno 2020 invece, si è verificato un incremento del 64%; in confronto con il 2019, prima dello scoppio della pandemia, le tariffe sono comunque aumentate del 56%. Gli incrementi più significativi riguardano i voli internazionali, in salita del 124% rispetto al 2021; mentre sono aumentati del 92% rispetto al 2020. Al contrario, i voli nazionali registrano una crescita più contenuta, solo +33% rispetto al 2021. Anche il trasporto marittimo subisce un aumento non poco rilevante, evidenziando un picco del +21% rispetto all'anno 2020, per poi registrare un piccolo calo rispetto al 2021 (+19%). Diversamente, i treni viaggiano in controtendenza, rivelando una diminuzione del 10% rispetto allo scorso anno; in confronto con il 2020 e il 2019, si registra rispettivamente una riduzione del 5% e del 2%.

 

 

«In attesa dei rincari sui pedaggi autostradali (+1,5%) preventivati per il 1° luglio 2022, ma non ancora messi in atto, gli italiani che scelgono di raggiungere le località marittime in auto devono fare i conti anche con i rincari dei carburanti» sottolinea Altroconsumo che ha deciso di approfondire questo tema conducend o un'inchiesta su quanto si spende rispetto agli anni passati su 12 tratte autostradali verso zone di mare. Partendo dalle grandi città, quali Milano, Roma, Napoli, Torino e Firenze sono stati percorsi i tragitti più battuti dai vacanzieri verso Lignano, Rimini, Palinuro, Alassio, Gallipoli, Viareggio e Senigallia. Chi viaggia con un'auto a benzina, spenderebbe il 27,7% in più per il viaggio, rispetto al 2021 e ancora di più rispetto al 2020 (+ 48,2%).

 

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