Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Qual è la migliore acqua in bottiglia: la classifica di Altroconsumo. La più buona da bere

  • a
  • a
  • a

Effervescente, frizzante o naturale. L’Italia è il primo Paese in Europa per consumo di acqua in bottiglia e in testa alla classifica mondiale insieme agli Emirati Arabi e al Messico: ogni anno ognuno di noi ne beve e consuma più di 220 litri. In commercio nei supermercati ne esistono diversi tipi che si differenziano a seconda di alcuni criteri: una ricerca svolta da Altroconsumo a maggio 2022 mette alla prova sia le acque minerali naturali sia quelle con le bollicine, per verificarne qualità e difetti.

L'acqua premiata da Altroconsumo come ‘Migliore del test’è la sarda Smeraldina Monti di Deu. Questo prodotto, nella bottiglia in Pet da un litro e mezzo, brilla nelle prove e vanta la presenza della data di imbottigliamento sull’etichetta. Le critiche riguardano il tappo particolarmente difficile da svitare e un prezzo al di sopra della media (0,39 al litro). Per trovare i prodotti con il miglior rapporto qualità/prezzo bisogna orientarsi su quelli premiati con la valutazione di ‘Miglior acquisto’.  In questo caso abbiamo due marche: l’Alpe Guizza Caudana e la Gran Guizza Valle Reale, rispettivamente di qualità ottima e buona. Questi due prodotti hanno un prezzo medio al litro conveniente (0,09 euro) e hanno superato brillantemente tutte le prove del test. Gli aspetti negativi riguardano esclusivamente la mancanza della data di imbottigliamento e dell’indirizzo mail del produttore in etichetta, la maneggevolezza e qualche difficoltà nell’apertura del tappo.

Dalla ricerca emerge come le acque in bottiglia in vendita nei supermercati sono di buona qualità  "Le analisi, realizzate da laboratori indipendenti, riguardano 38 acque naturali e confermano l’assenza di problematiche significative, anche se non manca qualche piccolo neo". Ad esempio la presenza di metalli: "Ne sono state ritrovate tracce in otto prodotti. Si tratta in particolare di arsenico per sette confezioni e di nichel per una (Lilia Giovane), ma si tratta sempre di residui sempre all’interno dei limiti di legge". Si segnala poi una presenza diffusa di antimonio, un contaminante dal possibile effetto cancerogeno ma presente entro quantità molto inferiori ai limiti di legge e dunque non pericolosa per la salute del consumatore. Il giudizio complessivo dunque, conclude Altroconsumo, è positivo.

Pet meglio del vetro. Dalla ricerca emerge come un aspetto importante è il packaging dei prodotti, dal materiale delle bottiglie al tappo fino all'etichetta. Ed è qui che sorprendentemente si scopre che al vetro (scelto da Humana e Fiuggi), gli esperti di Altroconsumo considerano da privilegiare il Pet, in apparenza materiale meno ecologico ma più facilmente riciclabile e meno "energivoro".  Tra le bottiglie in plastica, le criticità principali sono state rilevate rispetto alla maneggevolezza perché alcune tendono a piegarsi quando si versa l’acqua.

Come scegliere l'acqua da bere?  La prima cosa fondamentale è leggere l'etichetta. La prima cosa da controllare è la presenza della dicitura 'Acqua Minerale Naturale': significa che quell’acqua in bottiglia può essere commercializzata perché rispetta precise indicazioni di legge. Il secondo elemento da valutare quando si legge l’etichetta è il luogo d’origine dell’acqua che deve essere riportato obbligatoriamente: quelle provenienti da sorgenti di montagna sono da preferire perché generalmente più povere di sali minerali. Poi si deve leggere la tabella dei parametri analitici, ecco i principali: residuo fisso (più è alto, più l’acqua è ricca di sali minerali), ph (misura dell'acidità dell'acqua: il suo valore va da 1 a 14 ma generalmente l’acqua in bottiglia ha un pH pari a 7), sodio (è sempre bene orientarsi su un’acqua con basso contenuto), nitrati (per essere potabile, l’acqua non deve contenere più di 50 mg/l di sodio, ma per essere adeguata alla prima infanzia è bene che non superi i 10 mg/l)

Per quanto riguarda le etichette nella ricerca, "si evidenzia una lacuna da parte di Levissima, che non indica la sorgente", mentre "le acque Valmora, Santa Croce e Humana dichiarano di essere adatte per l’alimentazione dei bimbi. Inoltre, solo Evian e Smeraldina riportano la data di imbottigliamento e, in molte, la data di scadenza e il lotto sono poco leggibili".

 

Dai blog