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Covid, i medici di famiglia: aumento mai visto. E i fragili non vogliono la quarta dose in attesa del vaccino "jolly"

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Il ritorno della pandemia incombe sull'estate degli italiani. Sono 84.700 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore in Italia, sabato 2 luglio, in lieve calo rispetto a ieri (86.334). I decessi sono 63, contro i 72 ieri. Dal bollettino quotidiano del ministero della Salute emerge che i tamponi effettuati sono 325.588, contro i 316.040 di ieri, con un rapporto tamponi-positivi al 26 per cento, contro il 27,3 per cento di ieri. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 275, undici in più di ieri. I pazienti con sintomi nei reparti ordinari sono 7.035, 205 in più rispetto a ieri. 

 

Oltre i dati, c'è la tendenza che preoccupa i medici di famiglia. "Stiamo osservando un incremento esponenziale del contagio Covid, con numeri mai osservati in oltre 2 anni di pandemia" afferma Silvestro Scotti, segretario generale della Fimmg, Federazione italiana medici di medicina generale. Parla di una "casistica imponente", che "per alcuni colleghi con molti assistiti significa vedere anche 50 casi al giorno".

 

La "prevalente sintomatologia" dei casi, dice il medico all'Adnkronos Salute, è "a carico delle prime vie respiratorie", quindi senza un incremento in termini di polmoniti. Tuttavia, soprattutto "in questo periodo estivo - precisa Scotti - una malattia respiratoria come Covid-19 potrebbe creare complicanze anche non dovute esclusivamente al virus. Una cosa è avere un raffreddore d’inverno, quando si tende a stare coperti al caldo, un’altra e averlo d’estate, soggetti a continui sbalzi termici" esterno-interno, complice "l’aria condizionata" e "fattori di rischio che possono creare complicanze accessorie".

 

In questo scenario vanno tutelati soprattutto i fragili ma "molti anziani rifiutano la quarta dose di vaccino anti-Covid in attesa di questa ’leggenda' che sono i vaccini pan-coronavirus", dice il segretario generale della Fimmg. Il vaccino jolly concepito per essere ugualmente efficace contro tutte le varianti di Sars-CoV-2 e contro altri virus della stessa famiglia, a oggi resta lontani. In autunno "probabilmente avremo i vaccini bivalenti, aggiornati alle prime varianti Omicron che comunque non sono quelle maggiormente circolanti oggi", spiega Scotti, "over 80 e fragili il secondo booster devono farlo ora".

Secondo il medico molti anziani non vorrebbero poi vaccinarsi temendo che il caldo possa amplificare possibili effetti collaterali. Un'ida da respingere: "Il vaccino si può fare sempre, indipendentemente dal periodo dell’anno". 

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