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In Onda, l'esplosione dei prezzi del gas non è colpa della guerra e di Putin. Carlo Cottarelli dixit

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“La Russia ci manda meno gas e noi lo paghiamo uguale”. Introduce così David Parenzo il discorso dell’energia nel corso dell’edizione del 18 giugno di In Onda, il programma di La7 che conduce in compagnia di Concita De Gregorio. Il giornalista dà la parola a Carlo Cottarelli, economista, che spiazza lo studio sviscerando i motivi della crisi energetica: “La Russia decide di giorno in giorno quanto erogare. Ma già prima di questa decisione di Vladimir Putin di ridurre le forniture si parlava del tetto al prezzo del gas. Questo prezzo è determinato da fattori speculativi e si voleva mettere un tetto per pagare meno. Se c’è una domanda speculativa il prezzo sale e questo vuol dire dare più soldi alla Russia. Ma si è aggiunto un altro fattore, che Putin sta chiudendo i rubinetti del gas. Questo ha fatto aumentare ulteriormente i prezzi. Fino a qualche giorno fa - rivela Cottarelli - era più basso di quello dell’inizio della guerra in Ucraina”.

 

 

“Quindi le bollette triplicate per le tasche degli italiani risultano inspiegabili?” chiede De Gregorio all’ospite, che mette in evidenza una leggenda metropolitana: “Quel prezzo triplo è dovuto a cose successe prima. L’inflazione e l’aumento del prezzo delle materie prime è un qualche cosa che ha soltanto in parte a che fare con la guerra. L’effetto della guerra sulle bollette - avverte Cottarelli sul futuro - non l’abbiamo ancora visto. C’è stato subito un salto dopo l’inizio del conflitto, poi il prezzo è sceso, andando abbastanza al di sotto del prezzo del 23, 24 febbraio”.

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