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Elezioni nel caos, denunciati a Palermo i presidenti che non si sono presentati ai seggi

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Scoppia il caso dei presidenti di seggio disertori. E la vicenda finisce in tribunale. I presidenti di seggio che a Palermo non si sono presentati per la costituzione regolare dell’ufficio sono stati denunciati all’autorità giudiziaria. Lo apprende l’AGI da fonti del Comune di Palermo. Essi, precisa la fonte, potevano non presentarsi al seggio solo per «gravi motivi». «Mentre si sta cercando di ovviare alle conseguenze di questo irresponsabile comportamento - afferma il Comune di Palermo - l’amministrazione comunale sta inviando gli atti alla Procura della Repubblica per ogni azione di competenza finalizzata all’accertamento di responsabilità di natura penale».

 

 

 

 

E c'è chi chiede che, per ovviare ai disagi provocati dai disertori, si possa prolungare le operazioni di voto fino a lunedì. «È incredibile quanto sta accadendo a Palermo dove il Comune non è stato capace di garantire il regolare svolgimento delle operazioni di voto con decine di seggi senza il presidente e centinaia di cittadini impossibilitati ad esercitare un loro diritto - ha detto Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato e senatore di Fratelli d’Italia - Premesso che il sindaco Orlando e l’amministrazione sono responsabili e dovranno chiarire in tutte le sedi, ritengo indispensabile recuperare le ore di voto tenendo i seggi aperti anche lunedì. In ultima istanza, qualora dovessero continuare a mancare i presidenti di seggio, valuterei anche la possibilità di coinvolgere i militari in qualità di presidenti. Votare è un diritto costituzionale che non può e non deve essere violato». 

 

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