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Mezz'ora in più, escalation Russia-Stati Uniti "dietro l'angolo". L'analista Andrey Kortunov gela Lucia Annunziata

Federica Pascale
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“La Russia e l’Italia sono state molto vicine l'una all'altra. Molti a Mosca si aspettavano un maggiore equilibrio per quanto riguarda la visione dell'Italia del conflitto.” Lo afferma Andrey Kortunov, Direttore generale Russian International Affairs Council, ospite di Lucia Annunziata durante la puntata di domenica 5 giugno di Mezz’ora in Più su Rai3.

 

“Per molti politici russi e soprattutto per le autorità dello Stato è stato sorprendente vedere che l'Italia abbia cambiato il suo atteggiamento nei confronti della Russia in modo così clamoroso” spiega Kortunov, al quale risponde Annunziata rivelandogli invece come in Italia per molti sia stato sorprendente vedere che una parte della pubblica opinione italiana sia schierata con la Russia, che da febbraio ha invaso il territorio dell’Ucraina. “È davvero una questione molto complicata” ammette il direttore, che sottolinea anche come in Russia non ci sia un’opinione unica sulla questione guerra.

 

Nella Federazione esistono diversi punti di vista e diverse opinioni, che è doveroso prendere in considerazione. “Vorrei aggiungere che magari in Russia si aspettano che l'Italia svolga un ruolo più attivo nel cercare di porre fine al conflitto. Abbiamo visto qualche proposta di iniziativa provenienti dall'Italia, ma magari l'Italia potrebbe fare di più che non presentare soltanto queste proposte. L'Italia che ha buone relazioni sia con Kiev che con Mosca potrebbe essere uno dei mediatori del conflitto” afferma Kortunov, lanciando dunque una proposta concreta e promettente al governo italiano.

 

Il conflitto, nel frattempo, continua e molti si aspettano un’escalation da un momento all’altro: “Nessuno in realtà sa a quale punto Mosca potrebbe decidere che gli Stati Uniti stiano facendo escalation e Mosca debba rispondere. Analogamente io penso che gli Stati Uniti non sappiano a quale punto Mosca potrebbe essere pronta ad aggiornare ad aumentare la propria attività militare in Ucraina. Sicuramente possono fare escalation entrambe le parti, e questo crea ulteriori rischi in questo conflitto” spiega Kortunov. La posta in gioco è altissima e serve prestare la massima attenzione ad ogni mossa, così che non venga interpretata nel modo sbagliato dalla controparte. Certo, il fatto che gli Stati Uniti stiano inviando nuovi sistemi missilistici a Kiev rappresenta una mossa fin troppo facile da interpretare, e rischia di essere catastrofica. “Potrebbe essere considerata come un segno che l'escalation è proprio dietro l'angolo, e che gli Stati Uniti potrebbero essere pronti a fornire all'Ucraina armi più distruttive e più offensive” conclude il direttore generale del RIAC.

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