Sciopero nazionale della scuola, in settemila scendono in piazza a Roma
Circa 7000 persone hanno partecipato, secondo gli organizzatori, alla manifestazione indetta in Piazza Santi Apostoli, a Roma, dai sindacati della scuola in occasione dello sciopero per protestare contro le norme del governo, contenute nel dl 36, sulla formazione e il reclutamento degli insegnanti.
«Esiste un problema di aumento dei salari, è un problema generale. Oramai è evidente a tutti che i salari in questo paese sono a un livello non più sopportabile ed è venuto il momento di invertire questa tendenza e di aumentarli, a partire dai contratti e facendo una riforma fiscale vera» ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini, partecipando alla manifestazione.
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«In piazza sta andando molto bene, c’è una grande risposta da parte delle lavoratrici, dei lavoratori della scuola e degli studenti. Non poteva che essere questa la risposta ad una mobilitazione giusta e necessaria per affermare il diritto del personale della scuola a un contratto dignitoso che deve essere rinnovato al più presto». Lo ha affermato all’Adnkronos componente della Segreteria Confederale della Cisl, Ignazio Ganga.
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«Questo sciopero era una risposta inevitabile ad un governo che deve cambiare assolutamente i contenuti del decreto 36, perché deve rispondere diversamente ai lavoratori che in questi due anni, ma anche e soprattuto nel passato, hanno dato prova di grande responsabilità e disponibilità nel loro lavoro. - ha concluso Ganga - Questo paese è stato salvato da lavoratrici e lavoratori che anche durante il covid ci hanno messo la faccia. Se vogliamo rinnovare questo paese la scuola è un volano fondamentale e se vogliamo rinnovare non possiamo subire in silenzio, passivamente atteggiamenti che non vanno nella direzione dei lavoratori e dei ragazzi e per questo abbiamo reagito con energia e determinazione».
Sulla scuola «si preannunciano addirittura dei tagli, il decreto 36 è in discussione... Siamo riusciti in piena pandemia a creare una prospettiva di maggiore investimento, adesso che siamo fuori dalla pandemia non possiamo fare passi indietro, non ci possiamo prendere in giro». Così il leader M5S Giuseppe Conte, incontrando a Padova, all’uscita da Palazzo Moroni, sede del Comune, alcune insegnanti di ritorno dalla manifestazione indetta nella giornata di sciopero nazionale della scuola.