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Previsioni meteo, l'anticiclone Scipione fa scoppiare l'estate: arriva il caldo record

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Arriva l'anticiclone Scipione e fa scoppiare l'estate. Nella prima parte della settimana si respirerà ancora, con qualche acquazzone destinato alle zone alpine, tratti della Val Padana e dell'Appennino settentrionale ma all'inizio di giugno le temperature aumenteranno e il caldo si farà piuttosto intenso al Sud, meno al Centro e soprattutto al Nord, dove fino a metà settimana il clima si manterrà ancora gradevole. Ma, appunto, per pochi giorni. Fra giovedì e venerdì potrebbe essere confermato l'ormai previsto da giorni passaggio fra l'Anticiclone delle Azzorre e quello africano.

Con un 2022 segnato da precipitazioni quasi dimezzate è allarme siccità che si aggrava con l’innalzamento repentino della colonnina di mercurio segnando l’anticipo del caldo estivo nel decennio più caldo mai registrato prima. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti in riferimento all’ondata di caldo anomalo sull’Italia con temperature, che nella nostra provincia, arriveranno a superare i 30 gradi. Un rapido aumento delle temperature dopo un mese di aprile segnato da temperature inferiori di 0,35 gradi rispetto alla media storica del periodo secondo l’analisi della Coldiretti su dati Isac Cnr.

Gli anni più caldi dal 1800 si concentrano infatti nell’ultimo decennio e comprendono nell’ordine il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020. "Si tratta della conferma dei cambiamenti climatici che sono accompagnati - sottolineano Marco Reggio presidente di Coldiretti Asti e Diego Furia direttore Coldiretti Asti - da una più elevata frequenza di sfasamenti stagionali, eventi violenti, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal maltempo al sole, con sbalzi termici significativi".

Sono aumentati infatti del 29% gli eventi climatici estremi in Italia tra nubifragi, trombe d’aria e grandinate che hanno causato danni e feriti in campagna e in città, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dell’European Severe Weather Database (Eswd) sui primi quattro mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Una situazione che è costata all’agricoltura italiana oltre 14 miliardi di euro in un decennio tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne determinate da alluvioni e siccità.

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