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Ucraina, Dario Fabbri rivela la tattica dei russi: "Spietati". Così Putin vuole mettere spalle al muro l'Occidente

Luca De Lellis
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La guerra tra Russia e Ucraina è entrata nel terzo mese e, nel corso della puntata di Atlantide andata in onda su La7 nella serata di mercoledì 25 maggio, l'analista geopolitico e direttore di Domino Dario Fabbri si è espresso sulla possibile crisi alimentare scatenata da Putin con il blocco delle importazioni e delle esportazioni.

 “La Russia sta utilizzando una vecchissima e spietata tattica di guerra: quella del blocco alimentare. Avrà degli effetti drammatici su una parte specifica del pianeta, specie nel Maghreb, nella penisola arabica e nell’Asia centrale, e ha già fatto registrare un contraccolpo diretto sull’economia ucraina”. Volodymyr Zelensky, infatti, ha denunciato giorni fa l’emergenza del grano in Ucraina, che può causare una situazione di fame e carestia anche in altri paesi dell’Africa e del Medio Oriente.

 

Come potrà reagire l’opinione pubblica occidentale di fronte a una forte carenza di cibo e gas? E' la questione che il conduttore del programma Andrea Purgatori ha posto di fronte all’esperto di analisi geopolitica. Fabbri ha ripreso le parole del leader del Cremlino: “Vladimir Putin ha detto proprio questo in modo beffardo, sfidando l’Europa Occidentale. ‘Noi possiamo resistere, e voi?’. La sua è propaganda, è tutto da dimostrare se l’economia russa potrà reggere”.

 

Nel Donbass l’avanzata russa prosegue senza soluzione di continuità. È sempre stato quello il vero bersaglio di Putin sin dal 2014: “Nella regione c’è un avanzamento molto lento della Russia in alcune città, ma piano piano si sta intensificando la spinta dell’esercito russo. La sensazione è che si stia giocando tutto proprio lì. L’eroica resistenza ucraina ancora esiste, ma non si sa per quanto potrà reggere”. Il presidente ucraino è sembrato visibilmente allarmato negli ultimi appelli, proprio perché sa che più la guerra va avanti, maggiore è la probabilità che la Russia riesca a sfondare definitivamente i confini. Inoltre, come ha sottolineato Purgatori, è apparso deluso rispetto agli ultimi aiuti militari: “È normale che chieda aiuto – ha chiosato Fabbri –. Anche a me è sembrato molto preoccupato quando ha detto che nel Donbass i russi stanno distruggendo e mandando in fiamme tutto”.

 

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