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Come viene il vaiolo delle scimmie: "Sangue, sperma e latte materno". Il Ministero della Salute fa la circolare

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I contatti asintomatici di casi di vaiolo delle scimmie "non devono donare sangue cellule, tessuti, organi, latte materno o sperma mentre sono sotto sorveglianza". È quanto prevede la nuova circolare del Ministero della Salute Casi di vaiolo delle scimmie. Aggiornamento sulla situazione epidemiologica e indicazioni per la segnalazione, il tracciamento dei contatti e la gestione dei casi.

I casi accertati salgono a 6. “Ho avuto notizia di un sesto caso di vaiolo da scimmie preso in carico dall’Istituto Spallanzani con un link di ritorno dalle Canarie" spiega l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. "Attualmente sono quattro i ricoverati tutti in buone condizioni cliniche. Uno è seguito a domicilio. L’altro è il caso toscano. Prosegue l’indagine epidemiologica. Nessun allarme, ma il sistema di sorveglianza infettivologica è in stato di massima attenzione”.

"I contatti - si legge nella circolare - devono essere monitorati almeno quotidianamente per l'insorgenza di segni/sintomi riferibili a MPX per un periodo di 21 giorni dall'ultimo contatto con un paziente o con i suoi materiali contaminati durante il periodo infettivo". Segni e sintomi includono "mal di testa, febbre, brividi, mal di gola, malessere, astenia, mialgia, mal di schiena, eruzione cutanea e linfoadenopatia".

I contatti di casi monkeypox devono monitorare la loro temperatura due volte al giorno. Durante i 21 giorni di sorveglianza i contatti di caso devono evitare contatti con persone immunodepresse, donne in gravidanza e bambini di età inferiore ai 12 anni.

Alta probabilità trasmissione sessuale
"Data la possibile trasmissione inter-umana, anche in assenza di viaggi in zone endemiche osservata in questo evento, si considera che la probabilità di un'ulteriore diffusione del virus attraverso un contatto stretto, ad esempio durante le attività sessuali, è considerata alta". E' quanto evidenzia la nuova circolare del Ministero della Salute 'Casi di vaiolo delle scimmie. Aggiornamento sulla situazione epidemiologica e indicazioni per la segnalazione, il tracciamento dei contatti e la gestione dei casi'. La probabilità di trasmissione tra individui senza contatto stretto è considerata bassa.

Possibile trasmissione da uomo ad animali domestici
"Attualmente, si conosce poco sull'idoneità delle specie animali europee peri-domestiche (mammiferi) a fungere da ospite per il virus del Vaiolo delle scimmie. Tuttavia, si sospetta che i roditori, e in particolare le specie della famiglia degli Sciuridae (scoiattoli), siano ospiti idonei, più dell'uomo, e la trasmissione dall'uomo agli animali (da compagnia) è quindi teoricamente possibile". E' quanto riporta nuova circolare del ministero della salute 'Casi di vaiolo delle scimmie. Aggiornamento sulla situazione epidemiologica e indicazioni per la segnalazione, tracciamento dei contatti e gestione dei casi'. "Un tale evento di spill-over - prosegue la circolare - potrebbe in ultima analisi portare il virus a stabilirsi nella fauna selvatica europea e la malattia a diventare una zoonosi endemica".

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