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La più grande carestia della storia dell'umanità è dietro l'angolo: allarme choc dall'Ucraina

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«La più grande carestia della storia causata dalla spietata invasione russa è appena dietro l’angolo». Il pesante allarme sulle conseguenze del conflitto è rilanciato dal consigliere del ministero dell’Interno ucraino, Anton Gerashchenko, che ha ricordato che «i prezzi alimentari globali sono già aumentati del 30% lo scorso anno» e che potrebbero essere coinvolti «decine di milioni di persone nel mondo». «La Russia - ha scritto su Twitter Gerashchenko - deve essere fermata immediatamente. Il mondo ha bisogno che siano liberati i porti ucraini e che il Mar Nero sia sicuro».

 

 

Sul tema del cibo è intervenuto anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha accusato la Russia di bloccare l’esportazione di 22 milioni di tonnellate di cibo: «Oggi ci sono 22 milioni di tonnellate di grano bloccate e i russi lo rubano costantemente e lo portano da qualche altra parte». «La comunità mondiale deve aiutare l’Ucraina a sbloccare i porti marittimi, altrimenti la crisi energetica sarà seguita da una crisi alimentare», ha detto all’agenzia Ukrinform. «La Russia - la sfuriata di Zelensky - ha bloccato quasi tutti i porti e tutte le opportunità marittime per esportare cibo: il nostro grano, orzo, girasole e altro ancora. Queste strade devono essere sbloccate perché ci sarà una crisi nel mondo. Ci sono diversi modi per sbloccarla e un modo è l’esercito. Ecco perché ci rivolgiamo ai nostri partner con la richiesta di armi». 

 

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