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Covid, tavolini all'aperto prorogati fino a settembre. Bar e ristoranti restano con i dehors

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Neanche il tempo di scrivere la delibera comunale che portava in I Municipio gli esercenti a togliere pedane e dehors e tornare alla situazione pre covid, che alla Camera passa l’emendamento che proroga fino al 30 settembre le osp emergenziali. Di fatto, l’idea dell’assessorato alle attività produttive di Roma di porre un freno a pedane e dehors che ormai invadono marciapiedi e tratti di strade soprattutto in centro storico, dove arriva ben il 50% delle richieste di ampliamenti di occupazione di suolo pubblico, frana contro la decisione del Governo di dare nuova linfa al settore ristorazione e somministrazione facendo così passare loro una estate da tutto esaurito su tavoli e sedie all’aperto. La delibera era stata scritta e voluta anche per dare un riscontro alle lamentele della stessa Presidenza del Municipio e dei residenti che l’altro ieri hanno manifestato in Campidoglio contro il degrado del centro storico.

 

 

Aveva suscitato mal di pancia in alcune associazioni di categoria, che si erano già dette pronte a sostenere i loro associati in caso di ricorsi. Era stata però fortemente difesa dall’assessore Lucarelli sulla base del fatto che per morfologia e quantità di richieste ottenute il territorio del I Municipio era a dir poco saturo di tavoli e sedie all’aperto. Tuttavia, la delibera ora si sospende ed è allo studio l’idea di riproporla una volta passata la situazione emergenziale e quindi finite le proroghe. Ma intanto chi ancora non l’ha fatto potrà richiedere il 50% di osp in più se si trova in centro e il 70% se il suo locale insiste nel resto della città. C’è da immaginare che in vista dell’estate sia un’opportunità che non si lasceranno sfuggire gli esercenti che non si sono ancora allargati.

 

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