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Il governo mette l'elmetto: 600 soldati al confine, blindati e "disturbatori". Cosa diamo all'Ucraina, spunta la lista

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Nelle parole si cerca di unire gli sforzi nel percorrere ogni sentiero negoziale che possa portare alla pace in ucraina. Nella pratica continuiamo a inviare armi a Kiev e uomini al confine. Nelle prossime settimane partiranno per Ungheria e Bulgaria 600 militari italiani che si uniranno agli altri reparti della Nato. Non solo. All'Italia potrebbe essere affidato il comando delle operazioni in Ungheria.

 

Nonostante il segreto posto dal governo sulle armi che inviamo alla resistenza ucraina emergono alcune novità. L'Italia è pronta a mettere a disposizione armamenti tecnologici come gli antidroni Guardian, disturbatori di radar, sistemi di difesa contro eventuali attacchi alle infrastrutture, spiega il Corriere che anticipa alcuni capitoli inseriti nella "delibera missione" che il Consiglio dei ministri approverà nei prossimi giorni e invierà in seguito al Parlamento.

 

Il contributo italiano chiesto dalla Nato e accordato dal governo è di aiutare l'Ucraina "sia nell'intercettazione di droni, sia con i disturbatori di radar" e con l'utilizzo di "sistemi elettronici di intercettazione di comunicazioni e di frequenze radar che possono servire a bloccare eventuali intrusioni". Dispositivi iper-tecnologici tipici della guerra contemporanea, che fanno venire meno qualsiasi speculazione su cosa siano armi difensive e offensive. Il governo garantirà inoltre ulteriori invii di armi pesanti, il tutto senza un nuovo voto in Parlamento. Si parla inoltre di continuare a inviare "mortai, lanciatori Stinger, mitragliatrici pesanti Browning , colpi browning, mitragliatrici leggere, lanciatori anticarro, colpi anticarro" ma anche alimenti come le razioni K, radio, elmetti, giubbotti. 

 

 

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