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Liste di ospiti e servizi segreti, il Copasir indaga sui talk show italiani: "Opinionisti a libro paga di Putin"

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La mano di Mosca nelle trasmissioni di informazione italiane. Il sospetto del Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza, è che dietro alla presenza di opinionisti russi nei nostri talk show non ci siano sono criteri giornalistici ma "un'operazione di disinformazione organizzata e pensata a monte da uomini del governo russo". A scriverlo è Repubblica che spiega come il Comitato abbia fissato a riguardo l'audizione del direttore dell'Aisi, i servizi segreti interni, Mario Parente l'11 maggio, seguita da quelle dell'amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes e del il presidente dell'Agcom Giacomo Lasorella. 

 

Nel Copasir c'è la "certezza" che alcuni degli opinionisti stranieri visti nelle tv perivate e sulla Rai in queste settimane siano a libro paga del governo di Putin. Sotto la lente il caso noto di Nadana Fridirkhson, giornalista russa che lavora per una tv legata a ministero della Difesa russa, accusata da più parti di essere una spia di Mosca tanto che qualche tempo fa Myrta Merlino glielo le aveva chiesto direttamente, provocando la reazione sbigottita dell'ospite. Ma anche l'intervista di Rete 4 al ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov e gli interventi dell'anchorman Vladimir Soloviev. 

 

Viene da pensare che è plausibile che ci mette la faccia nei talk italiani possa avere il benestare del Cremlino, ma alla fine sono i programmi che invitano gli ospiti. E la libertà di informazione? Il Copasir, secondo quanto riporta Repubblica, si chiede a riguardo se esista una "lista" di nomi utilizzabili: "Qualcuno, magari in ambasciata", offre "i contatti? Gli autori dei singoli programmi si muovono autonomamente o c'è una regia?". 

 

Il presidente del  Copasir, Adolfo Urso, intervenendo al programma ’24 mattino' su Radio 24 ha spiegato che la task force europea sull'argomento "ha accertato 13.881 casi di disinformazione russa in Europa dal 2014 a oggi" e i tentativi di ingerenza passano attraverso la disinformazione, lo spionaggio, il reclutamento della classe dirigente europea. "Nelle nostre relazioni il Copasir ha denunciato come la macchina della propaganda agisca anche nel nostro Paese e ora stiamo svolgendo un accertamento con i direttori dell’intelligence ed altre istituzioni che devono essere consapevoli di ciò che abbiamo acquisito sulla disinformazione", ha spiegato Urso.

 

A questo riguardo ha ricordato come siano in programmi le audizioni del direttore dell’Aisi, dell’ad della Rai e del presidente di Agcom. "La disinformazione russa", ha sottolineato Urso, "opera anche attraverso spionaggio, assunzioni in aziende russe, campagne e fake news. Dobbiamo quindi accertare che l’informazione sia libera da questa opera sistematica di ingerenza straniera, che arriva dal Cremlino, ma non solo: ci hanno fatto credere che il vaccino Sputnik fosse efficace e che quello cinese fosse il migliore del mondo quando la realtà era ben diversa". 

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