Cartabianca, Alessandro Orsini a valanga sull'Europa: burattini nelle mani di Biden, ha ragione Putin
L'Italia deve essere il primo Paese a sganciarsi dalla fornitura di armi pesanti all'Ucraina. Il professor Alesssandro Orsini, sociologo della Luiss, è tornato a parlare nel corso della puntata di martedì 3 maggio di #Cartabianca, il programma condotto da Bianca Berlinguer su Rai3. Il docente di sociologia del terrorismo interviene in studio insieme al leader della Lega Matteo Salvini e commenta anche i rapporti, in passato, tra il Carroccio e la Russia.
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"A lei gli piaceva proprio Putin, lo elogiava" afferma la Belinguer rivolta a Salvini che replica: "Ma tutti hanno lavorato con Putin, Letta ha fatto decine di accordi commerciali". Secondo Orsini la "Lega è stata bersagliata per questi rapporti con la Russia. Mi auguro con tutto il cuore che questa storia sia vera perché da questa tragedia usciremo soltanto se ci saranno dei rapporti privilegiati" con Mosca, afferma il professore sostenendo che questi contatti del passato possano essere una risorsa per il futuro.
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"Da Studioso sto cercando di abbattere questo muro culturale secondo cui noi europei e noi italiani dobbiamo provare soltanto odio e disprezzo nei confronti dei russi se noi vogliamo essere certi che i nostri figli andranno in guerra", argomenta poi il prof che respinge la tesi, maggioritaria, che al tavolo delle trattative per la guerra in Ucraina dovrebbe sedersi aacneh al Cina. "È sbagliato citare sempre la Cina in questa vicenda. È un modo per nascondersi come fa il governo Draghi - attacca il docente - L'Unione europea è il vero ago della bilancia. Putin ha detto più volte di voler trattare" con i Paesi europei e che non può "perché sono dei burattini nelle mani di Biden e secondo me questo è assolutamente vero" è il duro commento di Orsini.
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L'Italia "deve essere il primo paese a dire no all'invio di armi pesanti" all'Ucraina, dice Orsini che si augura che Giuseppe Conte e Matteo Salvini lavorino "in questa direzione".