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Il ginocchio d'Achille del Papa. L'ortopedico: "Se è artrosi l'unica soluzione è la protesi"

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«Papa Francesco nel suo ultimo viaggio a Malta zoppicava visibilmente. In più, durante le ultime funzioni religiose non si è potuto inginocchiare. Posso quindi ipotizzare che non si tratti di un problema di infiammazione dei legamenti del ginocchio, una condizione che con gli antinfiammatori si risolve». Lo dice a LaPresse il professor Francesco Bove, luminare in Ortopedia, Traumatologia e Medicina dello Sport, che nel 2002 si espresse anche in merito all’artrosi che affliggeva Papa Giovanni Paolo II.

«Si potrebbe trattare, considerata l’età e il peso, di un problema più importante legato all’artrosi, dove al consumo di cartilagine - spiega - si associa una deformazione delle superfici ossee, con conseguente dolore e limitazione nei movimenti. In questo caso le infiltrazioni servono a poco. L’unica soluzione è la protesi». Anche ieri Papa Francesco ha ironizzato sul suo dolore al ginocchio: «Dopo la foto vi saluterò, ma scusatemi, devo farlo seduto, non in piedi, perché il ginocchio? È quella malattia che un tempo si chiamava "male di suora", perché era il tempo in cui le suore pregavano, e per il tanto pregare in ginocchio si ammalavano! Questo guarirà, ma nel frattempo dobbiamo fare le cose bene», ha detto ai partecipanti all’udienza. Il Pontefice nei giorni scorsi ha rallentato le sue attività a causa di controlli medici.

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