
Decreto Bollette, sconti prorogati. Cosa cambia per condizionatori, pannelli solari e Superbonus

Con 207 voti favorevoli, 38 contrari e nessuna astensione, Il Senato ha rinnovato la fiducia al Governo con l’approvazione definitiva, nel testo licenziato dalla Camera, del cosiddetto Decreto Bollette, volto al contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale.
Il testo prevede innanzitutto l’azzeramento degli oneri di sistema per il secondo trimestre 2022, al fine di ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico: la norma vale per tutte le utenze domestiche e non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW; utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico.

Monti disintegra il governo Draghi sul Def: “Sbaglia la lettura dei dati, pericolosa assuefazione”
La legge dispone anche la riduzione dell’IVA e degli oneri generali nel settore del gas, con applicazione dell’aliquota del 5% in relazione alle somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali dei mesi di aprile, maggio e giugno 2022. L'Arera dovrà effettuare una rendicontazione dell’utilizzo delle risorse destinate al contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi dell’energia nel settore elettrico e del gas naturale, con particolare riferimento alle disponibilità in conto residui trasferite alla Cassa per i servizi energetici e ambientali, e distinguendo nel dettaglio tra comparto elettrico e comparto del gas.
Due gli altrii principali provvedimenti: sarà più facile, senza troppa burocrazia, l'installazione di un pannello solare sul tetto: i lavori saranno considerati interventi di manutenzione ordinaria e non più subordinati a permessi, autorizzazioni «o atti amministrativi di assenso». L'autorità del settore, l'Arera, potrà fare verifiche sui prezzi applicati dalle società petrolifere e del settore elettrico, magari liberando risorse per nuovi sconti. Altra importante novità arriva poi per il risparmio energetico: una stretta sulla temperatura di condizionatori e riscaldamenti degli edifici pubblici che scatta già dal primo maggio. Fino al 31 marzo 2023, i condizionatori non potranno portare gli edifici pubblici a misurare una temperatura minore di 27 gradi centigradi, con un margine di tolleranza di 2 gradi, per cui il minimo fissato è di 25 gradi. In inverno, invece, la temperatura non potrà salire oltre i 19 gradi, ma anche in questo caso sono previsti 2 gradi di tolleranza.

Il centrodestra si prepara a governare: Nordio premier, Salvini all'Interno e Meloni agli Esteri
Nell'ordine del giorno approvato in Aula il 13 aprile la Camera ha poi impegnato il governo a valutare la proroga fino alla fine dell'anno del Superbonus per le abitazioni unifamiliari, in scadenza il 30 giugno.
Dai blog

Carlo Conti vince ancora. Scoppia la Sanremomania


La magia dei Pink Floyd torna a suonare nell'anfiteatro di Pompei


Da Jackson ai Beach Boys: quando le canzoni finiscono in tribunale
