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Covid, dal 1° maggio via le mascherine al chiuso. Ma le protezioni restano al cinema e sugli autobus

Luca De Lellis
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La direzione è ancora quella di un alleggerimento delle misure anti Covid-19. In occasione della fine dello stato d’emergenza (lo scorso 31 marzo), che ha limitato esponenzialmente l’utilizzo del Green Pass, il governo aveva anche deciso di porre una scadenza all’obbligo di indossare le mascherine al chiuso. La data fissata, il 30 aprile, è ormai alle porte, ed è arrivato anche il momento per l’esecutivo di scegliere quali provvedimenti precauzionali lasciare in vigore e quali abbandonare.

In attesa di scoprire l’andamento della curva epidemiologica dei contagi, che influirà sulle scelte del premier Draghi, si sta dibattendo sulla possibilità di non rinnovare l’obbligo di tenere la mascherina in alcuni luoghi chiusi e di lasciarlo invece in altri. Inoltre, tornerà utile la protezione chirurgica che per diversi contesti sostituirà la Ffp2. Dalle voci che circolano, con buone probabilità, dal primo maggio non sarà più necessario indossare le mascherine nei supermercati, nei centri commerciali, nei negozi e in altri luoghi che saranno prossimamente ufficializzati.

È fondamentale notare però come il governo vada verso un’estensione dell’obbligatorietà della mascherina nei mezzi di trasporto, cinema e teatri e nelle scuole, dove già è previsto che studenti e insegnanti la utilizzino fino al termine dell’anno scolastico. Questo provvedimento si prevede resterà in vigore almeno per tutto il mese di maggio, con un’opzione possibile anche per giugno. Al contempo, però, ad eccezione degli autobus e degli altri trasporti pubblici nei quali è plausibile che rimanga obbligatoria la Ffp2, negli altri casi (tra cui uffici e affini luoghi di lavoro) la mascherina chirurgica potrà essere nuovamente la protagonista.

 

 

 

 

Il ministro della Salute Roberto Speranza si è espresso sul tema, sostenendo ancora l’indispensabilità di tali misure: “Oggi le mascherine sono un presidio fondamentale, in questo momento raccomando di usarle quando ci sono rischi perché la circolazione virale è ancora molto alta”. Della stessa opinione si è dichiarato il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli: “La scelta sull’utilizzo delle mascherine spetta al decisore politico ma io credo che la mascherina in certi contesti come il trasporto pubblico, cinema e teatro, conferisca una protezione assolutamente importante e fondamentale, io continuerò a indossarla. È finita l’emergenza ma non la pandemia”.

Altro tema è il Green Pass. In questo senso, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha dichiarato che il trend non cambierà: “Di fatto c’è sempre, solo che non verrà più richiesto per nessun tipo di attività, e noi confidiamo e auspichiamo che non ce ne sia più bisogno. Non sparisce, semplicemente non viene più richiesto e non viene più utilizzato”. Il futuro dirà se le misure saranno queste e, soprattutto, se basteranno a far vivere agli italiani un’estate sicura, ma più spensierata.

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