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Ucraina, Toni Capuozzo e la verità sui negoziati di pace: gli Usa e la trappola Ucraina, dove si è infilata l'Europa

Giada Oricchio
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“La pace in Ucraina? Negoziati pari a zero”. Ne è convinto Toni Capuozzo. L’ex storico inviato di guerra del Tg5 vede il cessate il fuoco in Ucraina “un'illusione che apre un altro problema: capire fino a quando e se resterà una guerra confinata lì”. Il dubbio, sempre più fondato, è che si tratti di un conflitto per procura tra Washington e Mosca con la Nato che ha ritrovato nuovo smalto: “C’è la coda per entrare a farvi parte – ha scritto Capuozzo sul blog di Nicola Porro -. Gli Stati Uniti vanno alla grande: hanno l’Europa raccolta attorno alla Nato, stanno cercando di trasformare l’Ucraina in una trappola per l’incauto Putin. I negoziati stanno a zero. Il pacifismo anche. Vincere è la parola d’ordine dell’Unione europea, che non si accontenta di respingere l’invasione. Per bene che vada ci siamo infilati in una guerra civile di confine, senza sapere come e dove uscirne. Per male che vada, meglio non pensarci”.

Insomma, l’escalation tanto evocata e temuta sarebbe inevitabile e arriverebbe a coinvolgere tutta l’Europa. Per scongiurare il pericolo, Capuozzo riporta i numeri nudi e crudi della guerra: “Militari russi uccisi 19.900 (fonte Esercito ucraino); civili uccisi 1932 (fonte Nazioni Unite); crimini di guerra russi sotto investigazione 6482 (fonte Procura di Kiev); profughi in Italia 92.716 di cui 34.223 minori e 10.566 uomini”. Più che numeri, persone, esseri umani, le cui vite non sono sufficienti a fermare l’orrore voluto da Vladimir Putin.

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