Il benvenuto di Brunetta a 32 neo-assunti: a fine Pnrr i dipendenti pubblici torneranno a quota 4 milioni
“Voi siete figli delle innovazioni introdotte nella Pubblica amministrazione dal Governo Draghi, della riforma dei concorsi e dell’introduzione di innovative modalità di selezione del personale". Lo ha detto Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, salutando a Palazzo Vidoni 32 nuovi assunti al Dipartimento della Funzione pubblica, di cui 25 funzionari a tempo indeterminato e 7 professionisti a tempo determinato a supporto dell’Unità di missione per il Pnrr, tutti coinvolti in quattro giornate di “onboarding” dal titolo “Conoscere Vidoni”.
"Addio carta e penna, procedure digitalizzate e concluse in cento giorni al posto dei 3-4 anni del passato, un portale – inPA – che raccoglie oltre 6 milioni di curricula, il LinkedIn della Pa. Nel decreto legge che oggi approderà all’esame del Consiglio dei ministri renderemo strutturale la riforma dei concorsi e rafforzeremo ancora il ruolo di inPA e la mobilità - ha detto il ministro - L’obiettivo è riportare il numero di dipendenti pubblici, tra cinque anni, a quota 4 milioni, contro i 3,2 milioni attuali, e abbassare di 5-6 anni l’età media, ora sopra i 50 anni”.
“Siete 32 teste, 32 famiglie, 32 culture, 32 luoghi, aspirazioni. Siete 32 persone che vanno rispettate e ascoltate. Siete la nuova Pubblica amministrazione. Dovete diventare i nuovi ‘volti della Repubblica’, quelli che nei mesi più duri della pandemia hanno tenuto in piedi il Paese. Per voi questo è soltanto l’inizio di un percorso. Approfittate delle opportunità di formazione permesse dallo straordinario piano che abbiamo avviato a gennaio per potenziare le competenze, a partire da quelle digitali con il progetto Syllabus, e per accrescere il numero di laureati tra i dipendenti. Ho chiamato quella della Pa una ‘rivoluzione gentile’, che avrà tanto più successo quanto più i lavoratori saranno felici, cortesi ed efficienti. Perché la Pubblica amministrazione non può contare sulle regole e sulla ‘segnaletica’ del mercato: nella Pa si lavora per gli altri, per produrre beni e servizi pubblici. Tutto questo richiede una marcia in più”.
Dopo anni di "blocco del turn over e di politiche di depauperamento delle pubbliche amministrazioni, finalmente il coronamento tangibile e concreto del percorso di riforme nella Pa avviato un anno fa - ha spiegato Brunetta su Instagram - Sogno, rivoluzione gentile, ingresso di nuove competenze, rinnovato entusiasmo: servire il Paese con orgoglio e dignità vuol dire rilanciare l’Italia, avendo come unico obiettivo quello di soddisfare cittadini, imprese, persone fragili e chi ha bisogno di realizzare piccoli obiettivi di tutti i giorni e grandi sogni di una vita".
Intanto la Commissione europea ha pagato all’Italia la prima rata da 21 miliardi per aver centrato tutti gli obiettivi Pnrr del 2021. "L’Europa non è più matrigna, non è più ‘sangue, sudore e lacrime’: ci dà risorse in cambio di riforme. Ci sono tutte le condizioni per trasformare il Paese”, ha commentato il ministro salutando a Palazzo Vidoni i nuovi assunti al Dipartimento della Funzione pubblica, coinvolti nelle quattro giornate di “onboarding” dal titolo “Conoscere Vidoni”.