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Molestate e minacciate di morte 4 bambine in un maneggio di Milano. Condannato un 25enne

Christian Campigli
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Una storia raccapricciante. Di quelle che non si vorrebbero mai leggere, tanto meno raccontare. È stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione un giovane di 25 anni, dopo la conclusione di un processo con rito abbreviato, per l'accusa di aver molestato quattro bambine. Quattro angeli innocenti, tra i cinque e nove anni, in un maneggio nell'hinterland milanese, tra febbraio del 2018 e novembre del 2019. Una decisione difficile, quella presa questa mattina dal gup Ezia Maccora, che è andata contro la Procura. I pubblici ministeri avevano infatti chiesto un anno di reclusione per il pedofilo, sollevando un vespaio di polemiche e di aspre critiche. Sia da parte dei genitori delle vittime che dei loro legali.

Il magistrato ha anche deciso le interdizioni di rito e il divieto di avvicinamento per un anno ai luoghi frequentati dai bimbi. Il giovane dovrà inoltre versare quindicimila euro per due delle vittime, quelle di nove anni e trentamila per la più piccola. Cifre ridicole, se paragonate alla ferita, impossibile da cicatrizzare, che ha contaminato per sempre l'anima innocente delle piccole. Gli episodi si sono susseguiti tutti all'interno di un maneggio milanese. Lo frequentava perché proprietario di un cavallo. Le bimbe seguivano un corso di equitazione. Una volta individuate le sue vittime, le ha spinte, in numerose occasioni, all'interno della selleria per molestarle. Ma all'orrore di questa vicenda non vi è davvero mai fine. Il pedofilo ha anche minacciato le bambine con un coltello, arrivando a dir loro che le avrebbe uccise, qualora avessero raccontato ai propri genitori di quelle immonde e innaturali attenzioni. “Sono stati tre anni di battaglia - ha detto una delle mamme in lacrime dopo la lettura della sentenza -. Non è una questione di anni o mesi, queste sono cose che non devono accadere. Mia figlia non sta ancora bene ed è seguita da due dottoresse. Ha ancora gravi disturbi per lo stress e molta paura”. 

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