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Esplode deposito di fuochi d'artificio nel Ragusano, gravi due ragazzini

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Due ragazzini, uno di 14 e l’altro di 15 anni, sono rimasti feriti in modo grave in una esplosione di polveri nell’area di un ex deposito di fuochi a Ispica, nel Ragusano. L’esplosione ha causato il crollo di parte dell’edificio, che fungeva da ex deposito di materiale pirotecnico. Ancora non è chiara la dinamica, ma non si esclude possano essere stati proprio i due adolescenti a introdursi nell’area dismessa e a causare la deflagrazione.

 

«Dopo un incidente di parecchi anni fa, mi risulta che l’ex deposito sia stato dismesso e bonificato», dice all’AGI il sindaco di Ispica, Innocenzo Leontini. Sul posto in contrada San Giuseppe sono accorsi carabinieri, polizia municipale, vigili del fuoco e soccorritori.

I due ragazzi, entrambi soccorsi da un elicottero, sono stati trasferiti all’ospedale Cannizzaro di Catania e al Policlinico. Non corre pericolo di vita il giovane portato al Policlinico; ha ferite da scoppio in varie parti del corpo. L’altro ragazzo è stato invece intubato ed è in prognosi riservata. Sulla dinamica - che non esclude siano stati gli stessi due ragazzini a provocare lo scoppio - stanno investigando i carabinieri. L’area, secondo una prima ricostruzione, è recintata. La violenza dello scoppio ha scagliato i corpi dei due ragazzi a parecchi metri dal fulcro dell’esplosione. Sul posto, spaventate dal forte boato, sono accorse alcune persone che abitano nei pressi dell’ex deposito che è stato dismesso e bonificato tra il 2013 e il 2014, e hanno avvisato i soccorsi.

 

«Un disastro. Sono affranto e molto scosso. I due ragazzini stavano giocando quando è accaduta la tragedia. Conosco entrambe le famiglie, manifesto loro tutta la mia vicinanza e mi auguro che i due ragazzi possano ricevere tutta l’assistenza con tempestività per ridurre al massimo le conseguenze di questa disgrazia». A dirlo all’Adnkronos è il sindaco di Ispica, Innocenzo Leontini, dopo l’esplosione.

«Sono stati sbalzati a 8 metri di distanza - racconta ancora il primo cittadino -, sono riusciti a rialzarsi e a camminare per altri 600 metri prima di crollare e dare l’allarme». I due adolescenti avrebbero raccolto della polvere pirica, appiccando le fiamme. «Sono stati colti in pieno dalla deflagrazione - dice ancora il sindaco -. La fabbrica si trova in una zona periferica, ma il boato è stato udito nettamente anche in centro città».

Una deflagrazione violenta che ha causato anche il crollo di un muro della fabbrica. «Sembra che i due ragazzini si siano introdotti nella fabbrica dopo aver divelto la rete, i carabinieri hanno trovato un foro nella recinzione. Un cartello all’esterno della struttura indicava il divieto di accendere fuochi. Le condizioni di sicurezza c’erano tutte... È stata una disgrazia, stavano giocando ed è accaduto il disastro».

 

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