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Quarantene post Covid, fermi tutti. Così Speranza ha gelato gli italiani

Dal primo aprile regole nuove. Ma i periodi minimi di isolamento obbligatorio restano per tutti, vaccinati e non

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Le quarantene post Covid non subiranno alcun cambiamento a partire dal primo aprile. A gelare gli italiani a soli tre giorni dall'entrata in vigore del provvedimento è una circolare del ministero della Salute che specifica meglio alcuni aspetti del decreto Riaperture. E che, in particolare, mette in chiaro che l'iniziale interpretazione data al provvedimento sul regime delle quarantene - che appariva superato - è stata errata.

A determinare il malinteso la parte in cui nel decreto si fa cenno alla possibilità di uscire dall'isolamento post-positività grazie a un tampone negativo. Sembrava, quindi, che bastasse un test con l'esito sperato a determinare la fine del periodo di confinamento. Ma per il ministro della Salute Roberto Speranza non è così, e quindi ha ricordato che, per chi dovesse ammalarsi di Covid, resterà obbligatorio restare in regime di isolamento per almeno cinque giorni in caso si sia in regola con la campagna vaccinale e per almeno sette giorni per chi non si è vaccinato, non ha completato il ciclo con la seconda dose oppure non ha ancora effettuato la terza nonostante siano passati più di quattro mesi dalla seconda. Per "tornare alla vita", anche trascorso l'intero periodo previsto, sarà comunque necessario un tampone negativo.

A giustificare la decisione del ministro è il portavoce del Cts Fabio Ciciliano. "Abbreviare l'isolamento - dice in un'intervista al Corriere della sera - significherebbe avere in circolazione più persone positive capaci di contagiare gli altri, perché a cinque giorni dal contagio il virus ha una maggiore probabilità di essere ancora presente rispetto a sette giorni. In altre parole, dopo una settimana diminuiscono le probabilità che un individuo possa trasmettere l'infezione. Quindi alla luce di queste considerazioni appare utile non cambiare la durata dell'isolamento, spesso confusa con la quarantena che riguarda il contatto stretto delle persone sane con un positivo. Con il nuovo decreto la quarantena lascia il passo all'autosorveglianza per tutti"

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