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Quarta Repubblica, Capezzone a valanga: "Anni di ca**ate". Covid o guerra sempre la stessa storia

Federica Pascale
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“Qualunque cosa dicano alcuni giornali e alcuni politici, la gente non gli crede più!” Così Daniele Capezzone dallo studio di Quarta Repubblica, il talk show politico in onda in prima serata su La7 e condotto da Nicola Porro. Durante la puntata di lunedì 28 marzo il giornalista de La Verità si scaglia contro politici e stampa mainstream: “Diciamolo ai politici mainstream e all'informazione mainstream, non siete più credibili. Non avete difeso la libertà nei due anni passati e avete, diciamo la verità, raccontato un sacco di ca**ate per anni. Tanta gente non vi crede più”.

 

Capezzone non ci sta, e ricorda ai telespettatori quanto successo durante il periodo della pandemia, quando i no vax erano privati di certi diritti perché non propensi alla vaccinazione. “Per chi come me ha combattuto contro le restrizioni della pandemia, contro il green pass e contro le scelte di Speranza è un dramma. Non è che facciamo queste cose per finire in mano a Putin, al patriarca Kirill e a Dugin” sottolinea Capezzone, che individua la ragione della diffidenza di tante persone nei confronti della “informazione ufficiale” e della “politica ufficiale” nelle bugie dette da queste ultime. “Quante bugie sono state dette in questi anni sull'Unione Europea, contro Brexit, contro la presidenza Trump, sulle banche, sulla crisi economica, sulla pandemia?”.

 

E riporta l’esempio del presidente cadanese Justin Trudeau, che ha bloccato i conti correnti ai canadesi non vaccinati e che “ora si avvolge nella bandiera per dire ‘Liberty and Freedom’.” Capezzone, ad ogni modo, non ha dubbi: il fronte giusto nel conflitto armato tra Russia e Ucraina è quello occidentale. “Non puoi avere tentennamenti. Non puoi stare dalla parte sbagliata. Chi si mette dalla parte sbagliata rischia di diventare radioattivo per anni” conclude.

 

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