Scatta la contraerea su Alessandro Orsini. Alan Friedman scatenato: professorino, promuove notizie false
Un professorino che in America sarebbe senza lavoro. Il giornalista americano Alan Friedman va all'attacco di Alessandro Orsini, il docente della Luiss accusato di essere filo-Putin e finito al centro di un'aspra polemica dopo che la Rai gli ha offerto e poi stracciato un contratto retribuito per intervenire a #Cartabianca, il programma di Bianca Berlinguer su Rai3. Friedman è intervenuto a L'aria che tira lunedì 28 marzo e ha liquidato con una serie di affermazioni sprezzanti l'esperto, da molti considerato una delle poche voci autorevoli fuori dal coro che vuole riempire di armi l'Ucraina.
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Orsini? "Preferisco non commentare sul professorino, se lavorasse a Harvard o a Yale sarebbe già stato licenziato", attacca il giornalista economico che non si capacita di altre "dinamiche" italiane. "Io non capisco neanche come quel Vito, presidente della commissione Esteri (parla del grillino Vito Petrocelli, che ha definito il governo di Mario Draghio "guerrafondaio" chiedendo al M5s di non sostenerlo più, ndr) non si sia dimesso. Detto questo è giusto dare spazio alle idee diverse, ai contraddittori" ma non per questo "bisogna dare troppo spazio a complottisti, no vax, estremisti che rappresentano l'1 per cento della popolazione", e sono per lo più "ignoranti". Orsini poi ha un comportamento "ossessivo", dice Friedman che lo accusa di legittimare "idee basate su informazioni false", insomma un propagandista a colpi di fake news.
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La conduttrice Myrta Merlino sottolinea però la dovuta differenza tra i complottisti del Covid e le tesi del professore sulla guerra in Ucraina e il ruolo di Europa e Nato nella genesi della crisi: "Possono essere non condivisibili", sottolinea, ma le opinioni di Orsini "sono legittime" e non possono essere accomunate a quelle dei no vax.