David Rossi, nuovi dubbi sulla morte. L'ex direttore Mps Daniele Pirondini: "Non aveva motivo di suicidarsi"
"Dico che è molto strano che si sia ucciso per paura di perdere il lavoro, perché era molto bravo, molto conosciuto e non avrebbe avuto difficoltà a trovare un altro lavoro consono". Daniele Pirondini, ex direttore finanziario di Mps, è stato ascoltato in commissione parlamentare di inchiesta sulla morte dell'ex capo comunicazione della banca, David Rossi, avvenuta il 6 marzo 2013 a Siena, dopo essere precipitato da una finestra del suo ufficio in Rocca Salimbeni.
Si continua a indagare sulla morte incerta del manager di Mps e sono diversi i motivi per cui la tesi del suicidio del manager della comunicazione dell’istituto bancario vacilla. Nei cinque anni trascorsi sotto lo stesso tetto, Pirondini e Rossi si sono incrociati sporadicamente. “Ci incontravamo quattro volte all’anno per i comunicati stampa per i risultati trimestrali, semestrali e annuali, lo conoscevo ma non avevamo rapporti particolari – ha raccontato l’ex direttore finanziario di Banca Mps davanti alla commissione - Non avevo frequentazioni particolari, sapevo che con Mussari si conoscevano da prima del 2006. Io lo conoscevo dal punto di vista lavorativo”. E ancora: "Nelle trattative per l'acquisizione di Antonveneta da parte di Mps David Rossi non era assolutamente coinvolto".
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"Pirondini è stato a Siena dal 2003 al 2008, quando fu promosso alla vice-direzione generale di Banca Antonveneta Istituto attorno al quale è girata quasi tutta l’audizione in commissione d’inchiesta - scrive Aldo Tani sul Corriere di Siena - Un confronto che sarebbe stato perfetto per altri contesti, ma che in questo, mirato a ricostruire un caso di cronaca nera, è sembrato non centrato. Pur tenendo presente la volontà dei commissari di indagare ulteriormente sugli scenari bancari del periodo e se in qualche modo possano aver influito sulla morte di Rossi".
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"Non ricordo come ho saputo della sua morte, probabilmente da un tg - ha spiegato Pirondini - il mio era un rapporto di lavoro con Rossi, ma assolutamente non frequente. Sono andato via nel 2008 e non so se avesse dei motivi di tensione particolari. Ma mi ha stupito che abbia commesso un gesto di quel tipo in un simile contesto della banca, dal momento che lui non c'entrava niente. Vuol dire che ci devono essere altri motivi che non il tam tam sui problemi del Monte dei Paschi".