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"Uomini potenti dietro le quinte", a chi fa comodo il golpe in Russia. L'analista Germano Dottori sul dopo-Putin

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L'ipotesi di un colpo di Stato in Russia si fanno sempre più insistenti. La scelta del presidente russo Vladimir Putin di portare la guerra in Ucraina ha scontentato molti settori del potere russo di cui lo Zar è espressione e "collante", ma che potrebbero decidere che è arrivato ik momento di un cambio di regime con conseguenze imprevedibili. A delineare la reale possibilità di un cambio di regime attraverso un attentato o un golpe e i relativi scenari è Germano Dottori, analista e consigliere scientifico di Limes.

 

Putin negli ultimi ha innalzato le misure di sicurezza personale, "tiene le persone a distanza e non è neanche certo che le immagini che abbiamo visto allo stadio di Mosca siano realistiche al 100%, alcuni parlano di immagini realizzate con la tecnica del backstage", spiega l'analista giovedì 24 marzo a Omnibus, il programma di La7. Tutto questo è "determinato da un'ossessione per la propria sicurezza personale" ed è motivato da un fatto che il capo del Cremlino ha sempre ben presente: lui è "la testa di un sistema che lo ha espresso, e se questo sistema lo dovesse giudicare scomodo o dovesse giudicare controproducente la sua permanenza al potere, verosimilmente lo sostituirebbe" spiega Dottori. 

 

Ma chi può eliminarlo dalla scena? "Ci sono uomini dietro le quinte estremamente potenti che sono in grado di fare una mossa, ma il punto è: chi va al posto suo?", spiega l'esperto di studi strategici. L'identikit c'è: "Una persona giudicata dagli apparati 'intellettualmente più fresca', in grado di far partire un nuovo corso una volta che Putin fosse stato giudicato non più idoneo". 

 

Ma con un cambio di regime a Mosca andrebbe incontro a un processo di democratizzazione? La tesi di Dottori va in altre direzioni: "È impossibile che la Russia evolva in tempi più o meno brevi in uno stato democratico di tipo occidentale", spiega l'esperto, "la Russia è un impero multinazionale, nel momento in cui si democratizzasse di disintegrerebbe come avvenuto nell'Unione sovietica". In altre parole, caduto Putin arriverebbe un altro leader, ma il modello Russia con cambierebbe. 

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