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Dritto e rovescio, Maurizio Belpietro: la Nato e la "linea rossa" della guerra mondiale. Rissa brutale con Caprarica

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Siamo su un crinale pericoloso: il conflitto tra Russia e Ucraina può davvero trasformarsi nella terza guerra mondiale? L'interrogativo è sempre più insistente mentre si teme una ulteriore escalation delle forze armate russe e l'occidente aumenta la pressione sul fronte orientale dei Paesi dell'alleanza atlantica. A commentare le ultime novità dello scenario ucraino, nella puntata di giovedì 24 marzo di Dritto e rovescio, su rete 4, è il direttore della Verità Maurizio Belpietro. 

 

"La Nato sostiene Kiev con armi che vengono definite difensive, ma siamo sul crinale" spiega il giornalista che parla di una "sottile linea rossa": "Rischiamo di arrivare al punto in cui scopriamo di essere in guerra". Non ci sono solo l'Europa e la nato: "Molti Paesi hanno un atteggiamento ambiguo. Come la Cina, la Turchia che continua a mantenere rapporti con Putin. L'india, e altri paesi mediorientali" spiega Belpietro che teme il disastro, ovvero che per "una serie di eventi incontrollabili ci ritroviamo nella terza guerra mondiale". Da parte della Nato "sentiamo dichiarazioni di principio" ma non tanto di "buon senso" e rischiamo il conflitto globale. 

 

Tra gli ospiti di paolo Del Debbio anche Antonio Caprarica. Il giornalista, già corrispondente Rai, ricorda che in questo scenario il peso economico dell'occidente è molto maggiore rispetto a quello dei trenta Paesi che non hanno condannato apertamente la Russia. "La stessa Cina dipende molto dai commerci con l'Europa", dice Caprarica che a differenza di Belpietro valuta positivamente la svo,ta della Nato: "Finora ha avuto il limite di non aver detto quello che ha detto oggi, ossia che ci sono punti che non si possono valicare. Altrimenti Putin può avere l'impressione che può spingere il limite sempre più in là". Tra i due poi va in scena uno scontro furibondo, con Belpietro che sottolinea la necessità di trovare un'intesa per evitare la recessione, e Caprarica che sostiene che bisogna sostenere l'Ucraina a ogni costo: "È una guerra per la libertà". 

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