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Yacht di Vladimir Putin a Marina di Carrara, la decisione sull'equipaggio è un indizio schiacciante

Giada Oricchio
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Sheherazade: un lusso da mille e una notte. Dopo il piumino da 12 mila euro firmato Loro Piana e la residenza da 12.000 metri quadri, il tabloid The Sun fa i conti anche sullo yacht del presidente della Federazione russa, Vladimir Putin, che il 24 febbraio scorso ha invaso l’Ucraina nel tentativo di annetterla e avviare il sogno della Grande Russia. Il natante, il cui nome è appunto Sherazade, ha un costo tra i 500 e i 750 milioni di sterline, ha sei ponti ed è dotato di una piscina che si può coprire e trasformare in una pista da ballo, oltre a una sala cinematografica, svariate suite e due cucine.

Un operaio che ha contribuito a costruirlo ha spifferato: “Ogni superficie è di marmo o d'oro. Ci sono innumerevoli piscine, un centro benessere, una sauna, un teatro, sale da ballo, una palestra, due eliporti. C'è anche un ospedale e ha senso perché si sentono voci di Putin come malato terminale.  È come una mini città. Ma The Sun rivela un dettaglio: nei bagni ci sono rubinetti e portarotolo della carta igienica placcato in oro. Un lusso osceno, disgustoso, alla Casamonica. L’imbarcazione è ormeggiata a Marina di Carrara e l’Italia sta cercando di sequestrarla così da metterla all’asta e pagare le spese per il sostegno all’Ucraina. Un ex membro dell'equipaggio ha detto: “I russi hanno pagato per questo. Putin ha bisogno che la sua testa scenda giù da quel trono d'oro. E’ difficile digerire il fatto che la nave più incredibile del mondo sia di proprietà di un uomo intento a bombardare civili in Ucraina. E’ una quantità inimmaginabile di ricchezza quando lo stipendio medio del russo è di 5.000 sterline all'anno e le persone in Russia stanno lottando per mangiare”. Mad Vlad , come lo hanno soprannominato in Occidente vive nello sfarzo, il suo popolo corre ad accaparrarsi lo zucchero.

 

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