Scherzetto del governo sugli sconti di benzina e diesel: dureranno dieci giorni in meno
Sono stati pubblicati ieri in Gazzetta Ufficiale i decreti che danno il via alla riduzione delle accise sui carburanti e quindi ai prezzi al distributore. Il decreto «Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina» contiene le norme per gli sconti. L’art. 1, infatti, prevede la «riduzione delle aliquote di accisa sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante». Il provvedimento è entrato in vigore ieri. Ma l’adeguamento del taglio di 25 centesimi di euro al litro sull’accise di benzina e gasolio inizierà ad essere applicato solo da oggi. La riduzione di aliquota delle accise, «si applica dal giorno di entrata in vigore del presente decreto e fino al trentesimo giorno successivo alla medesima data». Quindi, dieci giorni in meno rispetto a quanto inizialmente fatto sapere dal governo, che aveva parlato di fine aprile.
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Inoltre, è previsto che fino al 31 dicembre 2022 le aliquote di questi tributi possano essere rideterminate senza dover ricorrere a un decreto legge ma solo con un provvedimento ministeriale. Il decreto contiene anche aiuti in favore delle imprese per l’acquisto di energia, con misure specifiche per le imprese energivore e gasivore. Ci sono poi misure per l’accoglienza dei profughi.
Intanto, ieri si è registrato un calo dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa. Nel frattempo continuano ad aumentare le quotazioni internazionali di benzina e gasolio, mentre il brent schizza verso i 118 dollari. Le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del Mise su circa 15mila impianti indicano, benzina self service a 2,121 euro/litro, diesel a 2,103 euro/litro, Benzina servito a 2,244 euro/litro, diesel a 2,231 euro/litro. Quanto ai prezzi sulle autostrade, benzina self 2,210 euro/litro (servito 2,409), gasolio self 2,203 euro/litro (servito 2,413).
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Intanto, il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, in una informativa urgente nell’Aula della Camera ha fatto il punto sui rincari dei costi dell’energia e sulle misure adottate dal Governo per contrastarne gli effetti. «Nella settimana 10-14 marzo la benzina è aumentata del 13% e il diesel del 21%», ha spiegato, ma «gli aumenti del prezzo del carburante riflettono solo in parte quelli del petrolio, che dopo aver toccato 128 dollari l’8 marzo è sceso a 98 in una settimana». Insomma, «si osserva regolarmente che l’adeguamento del prezzo alla pompa al prezzo del greggio è immediato, mentre l’adeguamento alla riduzione del prezzo del greggio è ritardato».