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Minacce russe all'Italia, "cosa si dice a Mosca". Retroscena sul Cremlino: perché siamo finiti nel mirino di Putin

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Cosa c'è dietro le minacce russe all'Italia? Andrey Kortunov, direttore del Russian International Affairs Council, è intervenuto domenica 20 marzo a Mezz'ora in più, il programma condotto da Lucia Annunziata su Rai 3 affermando che la Russia da noi si attendeva "qualcosa di diverso". "A Mosca si dice che l'Italia è diventata un Paese 'russofobico' non solo verso i vertici ma verso l'intera società russa, che sia giusto o sbagliato sta a voi giudicare", ha detto l'analista. 

 

Come noto sabato 19 marzo Alexei Paramonov, alto funzionario del dicastero degli Esteri di Putin, ha accusato il ministro della Difesa Lorenzo Guerini di essere un "falco antirusso" e ha rinfacciato al nostro governo l’aiuto fornito dal Cremlino durante l’emergenza Covid. Con le posizioni assunte da Roma nei confronti della Russia "ci saranno conseguenze irreversibili in caso di ulteriori sanzioni" nei rapporti diplomatici fra le due nazioni, è la minaccia di Mosca.

 

Finora non si erano visti attacchi simili a singoli Paesi dalla Russia, se non agli Stati Uniti e in misura inferiore alla Gran Bretagna. "Penso che questa posizione manifesta probabilmente una forma di frustrazione per la posizione presa dal Ministero degli Esteri italiano", spiega l'analista. Il fatto è che "i russi tradizionalmente hanno sempre contato sugli italiani", ma "stavolta l'Italia preso una posizione inaspettatamente dura per quanto riguarda le sanzioni" a Mosca, ma anche "per quanto riguarda la sua valutazione della situazione" e "il suo sostegno nei confronti dell'Ucraina", spiega Kortunov.

 

In altre parole il Cremlino non aveva previsto che un Paese come l'Italia gli avrebbe voltato le spalle dopo l'attacco all'Ucraina. E le prese di posizione del governo e la condanna della Farnesina hanno provocato "frustrazione" a Mosca. "La mia impressione è che questa posizione si sia rivelata una sorpresa per i vertici russi che si aspettavano qualcosa diversa dall'Italia, e forse la dichiarazione del ministero degli Esteri" russo "riflette questa frustrazione", conclude l'analista. 

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