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In Onda, David Parenzo polverizza lo storico Cardini: “Senza valore”. La censura e il taglio del collegamento: asino

Giada Oricchio
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Da In Onda a travolti dall’onda. La puntata del talk politico di LA7, sabato 19 marzo, è stata una corsa a ostacoli per i conduttori David Parenzo e Concita De Gregorio. Polemiche, battibecchi, accuse di ignoranza storica. Se l’ex direttrice de L’Unità ha avuto un aspro botta e risposta sulla Costituzione con l’ex ministro Tremonti, il bravo David Parenzo si è sentito dare per la seconda volta in una settimana dell’impreparato in storia (il primo è stato il professor Alessandro Orsini a Piazza Pulita, giovedì scorso). Parenzo è partito dal discorso show del presidente russo Vladimir Putin allo stadio di Mosca (“L’Occidente è finito, serve un’operazione di pulizia, dobbiamo denazificare l’Ucraina”) e ha chiesto un commento ai suoi ospiti. Il primo a rispondere è stato lo storico Franco Cardini che ha smontato l’idea diffusa di un linguaggio aggressivo da parte di Putin: “È un russo che parla ai russi. Quando in russo si dice che il liberalismo è obsoleto si allude a un sistema economico e fisico che è stato superato dai fatti e su questo sono d’accordo anche gli economisti occidentali”.

 

 

Secondo Cardini, c’è un altro aspetto da cogliere nell’arringa di Putin: “Bisogna tener conto di una cosa: Putin ha parlato di Crimea, è una parola magica per i russi e anche per noi perché quel complesso culturale che è la russofobia parte da due episodi ben precisi: la rivoluzione francese che con la propaganda trasforma la Russia nel grande nemico. Come l’impero ottomano era nemico della cristianità, la Russia diventa nemico della rivoluzione democratica. E questo aumenta un secolo dopo con la guerra di Crimea…”. L’interessante ma prolisso preambolo è stato bloccato da David Parenzo: “Sì, questa è la storia…” e Concita De Gregorio, molto spazientita, gli ha dato manforte: “Sei d’accordo se facciamo intervenire Nico Piro”. L’esimio professore, invece, ha continuato a parlare obbligando il conduttore ad arginarlo di nuovo: “Siamo d’accordo, un po’ la storia la conosciamo ma non possiamo risalire alle guerre puniche”.

 

 

Cardini ha perseverato così un’esasperata De Gregorio ha preso in mano la situazione: “No vabbe’ dai… su basta… non ho nessuna voglia… dai, magari vi potete telefonare, vi chiamate più tardi…”. Lo storico si è impermalito: “Se mi fa parlare bene, altrimenti parla lei e non se ne parla più! Io sono qua e faccio il mio mestiere”, “L’abbiamo invitata per questo però siamo in tre, ci sono anche gli altri. Io ho solo chiesto: rievocare questi eventi storici che ben conosciamo, che valore ha?” ha risposto Parenzo conciliante e il resiliente Cardini gli ha dato dell’asino: “Noo, non li conoscete affatto”. Poi finalmente Piro ha preso la parola.

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