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Poveri ma liberi. Mario Draghi dice addio alle restrizioni Covid e dal Cts, ma la crisi resta

Dario Martini
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Draghi e Speranza liberano gli italiani. Ma in due tappe. Alcune restrizioni scompariranno il primo aprile. Le altre un mese dopo. Da maggio, infatti, green pass e mascherine al chiuso saranno solo un ricordo. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto sull'ultimo allentamento delle misure anti-Covid. Non sono mancate divergenze tra le forze politiche. La Lega avrebbe voluto cancellare il super green pass nei ristoranti dal 15 aprile, invece che dal primo maggio, per salvare la Pasqua. Non c'è riuscita. Così il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha detto che chiederà i danni (stimati in 500 milioni di euro) al titolare della Salute. Il premier gli ha risposto in conferenza stampa dicendo di «essere curioso di sapere come sia arrivato a calcolare questa cifra». Poi però ha abbozzato: «È stato un Consiglio dei ministri tranquillo». Le misure approvate ieri sono molte. Ecco quali sono nel dettaglio.

COMMISSARIO E CTS Con la fine dello stato di emergenza, il 31 luglio, diremo addio sia al commissario all'emergenza che al Comitato tecnico scientifico. Il presidente del Consiglio ha ringraziato il generale Figliuolo, dicendo che la sua nomina «ha segnato una svolta radicale e di progresso nella lotta alla pandemia». Al posto della struttura commissariale ci sarà un'apposita unità operativa che collaborerà con il ministero della Salute per portare avanti la campagna vaccinale. Anche il Cts non si riunirà più. Ma il suo portavoce, Silvio Brusaferro, e il suo coordinatore, Franco Locatelli, resteranno in prima fila nel supporto al ministero della Salute, essendo rispettivamente presidenti dell'Istituto superiore di sanità e del Consiglio superiore di sanità.

 

 

FINE SISTEMA A COLORI Dal primo aprile cessa anche la suddivisione dell'Italia a colori. Addio zone bianche, gialle, arancioni e rosse. Il governo le ritiene superate, dal momento che la situazione negli ospedali è tornata sotto controllo. I pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva sono 473, mentre sono 8.397 i posti letto occupati nei reparti ordinari.

STOP QUARANTENE E DAD È una delle novità maggiori. Come ha spiegato Speranza, dopo il 31 marzo non si finirà più in quarantena per un contatto con un positivo. Era già previsto per i vaccinati, adesso riguarderà tutti, anche chi non ha ricevuto neppure una dose. Ovviamente, continueranno a finire in isolamento i contagiati. Questa decisione riguarda soprattutto le scuole. Niente più didattica a distanza, sempre in presenza a prescindere da quanti sono gli studenti a casa perché contagiati. Dal primo aprile ripartono pure le gite.

NO VAX AL LAVORO La sospensione da lavoro per la mancata vaccinazione non avverrà più. Questo significa che gli over 50 non dovranno più avere il super green pass. Per loro fino al 30 aprile sarà sufficiente il certificato verde base, che si ottiene anche con un tampone. Dopo quella data, invece, non occorrerà più nemmeno quello. «La sospensione da lavoro in caso di non vaccinazione - ha spiegato Speranza - resterà solo per il personale sanitario, i lavoratori delle strutture ospedaliere e i lavoratori delle Rsa che hanno a che fare con le fragilità. In questo caso c'è un prolungamento dell'obbligo fino al 31 dicembre e le norme restano quelle che sono oggi».

 

 

GREEN PASS Fino al 30 aprile sarà necessario quello rafforzato (solo vaccino o guarigione) per accedere ai servizi al chiuso di ristorazione, ma non servirà se ci si trova in alberghi o strutture ricettive. Certificato verde rafforzato anche in piscine, palestre e centri benessere. Fino a quella data sarà necessario il super green pass anche per partecipare a convegni e congressi, centri culturali, sociali e ricreativi. Tutto questo, sottolinea Speranza, «ci porterà al primo maggio al superamento del green pass». Dal primo aprile, invece, stop al super green pass per i turisti stranieri per poter consumare nei ristoranti al chiuso. Una modifica per agevolare il settore durante le vacanze di Pasqua chiesta dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia. Il certificato base, che si ottiene anche col tampone, resterà obbligatorio in tutti questi ambiti: mense e catering, concorsi pubblici, corsi di formazione pubblici e privati, colloqui in carcere con i detenuti, eventi sportivi all'aperto e accesso nelle scuole, aerei, navi e traghetti, treni, autobus che collegano più di due regioni. Dal primo aprile, invece, il green pass non sarà più necessario per salire sui mezzi pubblici locali, dagli autobus alle metropolitane.

MASCHERINE Il ministro della Salute ha spiegato che per le mascherine resta «confermato l'impianto esistente fino al 30 aprile. Restano quindi le norme attuali». I dispositivi di protezione individuale non sono più obbligatorie all'aperto dallo scorso 10 febbraio, salvo casi di assembramento. «Restano obbligatorie al chiuso, con l'obbligo delle Ffp2, in alcuni luoghi maggiormente a rischio». Questi luoghi sono: aerei, navi e traghetti, treni, autobus, scuolabus, funivie e cabinovie, teatri, cinema, luoghi dove si svolgono eventi sportivi. Per tutti gli altri luoghi al chiuso, sempre fino al 30 aprile, basterà la mascherina chirurgica. Si dovrà indossare anche in discoteca, salvo che nel momento in cui si balla. Non è detto, però, che le cose possano cambiare. Lo ha spiegato Speranza: «Il governo avrà modo di verificare l'andamento epidemiologico e valutare quali eventuali altre scelte siano necessarie o no, quindi in questo momento la mascherina nei luoghi di lavoro resta prevista».

CAPIENZA STADI Dopo il 31 marzo la capienza negli stadi e nei palazzetti, e in generale in tutti gli impianti al chiuso, torna al 100%. Fino al 30 aprile, all'aperto, basterà il green pass base mentre al chiuso, servirà il rafforzato. Mascherina FFP2 obbligatoria sia al chiuso, sia all'aperto fino al 30 aprile.

SPORT E PALESTRE Dove si fa sport all'aperto non servirà nulla, ma servirà il green pass rafforzato per docce e spogliatoi. Al chiuso, serve il rafforzato fino al 30 aprile.

 

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