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Lo sconticino di Draghi sul carburante? Il taglio delle accise vale 8,5 centesimi e solo per un mese

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Avevamo parlato di spiccioli sul taglio delle accise promesso dal governo di Mario Draghi per provare ad alleviare il peso dei rincari del carburante sulle spalle degli italiani. Ma quello che si sta concretizzando è ancora peggio delle previsioni. L'orientamento dell'esecutivo, infatti, è di tagliare le accise - ossia le tasse su benzina, diesel e Gpl - di soli 8,5 centesimi. Non solo: la misura sarà attiva non per due o tre mesi come ipotizzato nei giorni scorsi ma per soli trenta giorni.

 

Una doccia ghiacciata per gli automobilisti italiani che hanno visto in poche settimane schizzare alle stelle il prezzo dei carburanti che ha sfondato abbondantemente quota due euro per litro, sia per quanto riguarda il gasolio sia per la "verde". Il mini-taglio è contenuto nella bozza del decreto Mef-Mite in cui si evidenzia che per il taglio saranno utilizzati 308,17 milioni di euro di maggior gettito Iva relativo all’ultimo trimestre del 2021.

 

L’extra gettito di 308,17 milioni di euro consente di ridurre le aliquote di accisa applicate alla benzina, al gasolio ed ai Gpl usati come carburanti, le cui aliquote attuali sono pari, rispettivamente, a euro 728,40 per mille litri (benzina), euro 617,40 per mille litri (gasolio) ed euro 267,77 per mille chilogrammi (Gpl). "A decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione dello stesso decreto nella Gazzetta Ufficiale e fino al trentesimo giorno successivo alla medesima data, si legge nella bozza, le aliquote di accisa saranno applicate, per la benzina, nella misura di 643,24 euro per mille litri, per il gasolio come carburante nella misura di 532,24 euro per mille litri e per i GPL usati come carburante nella misura di 182,61 euro per mille chilogrammi". In soldoni, parliamo di uno sconticino di 8,5 centesimi al litro, e solo per un mese. 

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