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Super anticorpi anti-Covid prodotti in Italia, ma vietati. Gli scienziati al governo: "Basta aspettare"

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Gli anticorpi monoclonali, considerati una cura promettente contro il Covid da molti scienziati, vengono prodotti in Italia. Ma non si possono utilizzare in Italia e in Europa, a differenza di altri Paesi, come gli Stati Uniti.

E' partita la produzione per 2 milioni di dosi del bamlanivimab, l’anticorpo monoclonale della Lilly impiegato contro il Covid. Dai primi di dicembre vengono prodotte nella BSP Pharmaceuticals di Latina, che opera per conto di Lilly, circa 100 mila dosi al mese, dedicate ai Paesi dove il farmaco è già autorizzato. La produzione italiana a regime nel 2021 - si legge in una nota - sarà di circa 2 milioni di flaconi. Oltre al sito italiano, sono coinvolti altri 6 stabilimenti nel mondo. Una produzione, quella degli anticorpi monoclonali, particolarmente complessa che richiede competenze specifiche elevate.

Dall'Agenzia del Farmaco italiana viene fatto sapere che c'è "interesse" verso questo tipo di cura. Ma il problema è europeo, senza l'autorizzazione dell'Ema, l'Agenzia del farmaco europeo che ha appena dato l'ok al vaccino Pfizer/Biontech, non si può fare nulla. "Gli anticorpi monoclonali sono seguiti con grande attenzione da parte di Aifa, di Ema e della comunità di ricerca. Chiaramente non risponde a verità che non abbiamo accettato usi compassionevoli - ad assicurarlo è Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa in un’intervista pubblicata online sul Corriere - L’approvazione dei monoclonali spetta all’Ema e i dati disponibili che hanno consentito l’uso in emergenza negli Usa non sono forse sufficienti per una approvazione europea. Sono farmaci da usare precocemente a domicilio, perché nei pazienti più gravi è dimostrato che non funzionano e ciò è problematico data la necessità di infusione endovenosa. Credo che sarebbe utile fare uno studio clinico comparativo per capirne meglio il valore e il ruolo in terapia". 

Intanto, gli scenziati riuniti nel "Patto trasversale per la scienza", lanciano un appello al ministero della Salute affinché non si perda altro tempo: "Cosa aspetta il nostro Paese per dotarsi degli anticorpi monoclonali anti Covid-19?. Gli anticorpi monoclonali sono in grado di diminuire significativamente il numero dei pazienti Covid da ospedalizzare", osservano gli esperti che fanno parte dell’associazione. "Essi inoltre diminuiscono la probabilità di gravi complicanze ed hanno un costo non sproporzionato. In estrema sintesi, se somministrati nelle prime fasi della malattia a soggetti anziani e/o a grave rischio potrebbero essere molto efficaci. Oggi questa promettente terapia utile proprio per i pazienti più a rischio non è disponibile nel nostro Paese. Sorprendentemente, non è stata ancora fornita una spiegazione soddisfacente delle scelte italiane in questa materia. Chiediamo dunque - nell’interesse dell’intera opinione pubblica - un urgente chiarimento da parte di Aifa e del ministero della Salute,

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