Italia zona rossa a Natale e Capodanno. Il Pd allo scoperto: lockdown totale
Feste col modello Merkel. Il governo studia la stretta di Natale e Capodanno dopo il grande afflusso del weekend nelle vie dello shopping delle grandi città per gli acquisti natalizi. Il Pd ha chiesto un vertice d'urgenza subito convocato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte con i capidelegazione, convocato anche il Cts: il giro di vite è "inevitabile", si dice nella maggioranza come riporta il Corriere.
"Natale e Capodanno Italia zona rossa". Il governo pensa al lockdown nei giorni critici
La stretta maggiore sarà sui negozi: l'ipotesi è una modifica al Dpcm in vigore che ora prevede l'apertura degli esercizi commerciali per i giorni festivi. Indietro tutta, l'orientamento del governo è quello della serrata. Chiudere bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie: tutti fuorché farmacie, tabaccai, edicole. La stretta potrebbe scattare già da sabato 19 dicembre, se vincerà l'ala più rigorista di Pd e M5s. Il divieto di spostamento a Natale, il 26 dicembre e l'1 gennaio 2021 resterà, unica deroga possibile per i piccoli comuni.
Zona rossa in festivi e prefestivi. Ma se Conte vuole copiare la Merkel parta dai rimborsi
Tra i rigoristi più intransigenti il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia: "Le foto degli assembramenti mostrano scene ingiustificabili, irrazionali, irresponsabili. Comprendo la voglia delle persone di uscire, ma basterebbe entrare in un ospedale per rendersi conto della condizione generale in cui il Paese si trova. In alcune strade ci sono assembramenti intollerabili, mentre dovremmo sentire ogni giorno dentro di noi il lutto nazionale", ha detto al Corriere. "Conte è sempre stato rigoroso, ma ascolta le proposte di tutti. Una cosa è lo spostamento tra piccolissimi comuni e borghi confinanti - spiega il ministro -. Ma allargare i confini comunali a tutta la provincia, come chiede la destra, sarebbe un errore. I cittadini lo prenderebbero come un liberi tutti". Rispondendo a una domanda sul lockdown generale deciso dalla Germania, Boccia sottolinea: "È una scelta che personalmente condivido. Dobbiamo dirci fino in fondo se la pausa natalizia deve servirci a mettere in sicurezza il Paese o se deve essere guidata solo dalla volontà di favorire il business. In questo momento affari e salute non solo conciliabili. E ho il massimo rispetto per chi ha sulle spalle il peso delle attività economiche". E al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti per il quale non si può penalizzare l’economia a Natale, risponde: "Già, perché per noi invece il commercio non è importante... Trovo semplicistica questa rappresentazione della realtà, questa divisione tra aperturisti e rigoristi. Dobbiamo metterci in testa che quando c’è un’epidemia e non c’è un farmaco, bisogna evitare gli spostamenti. Non lo dico io, ma la scienza. Noi del Pd come ha ribadito Zingaretti vogliamo misure più restrittive, altro che apertura".