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Cambiate protocollo o la terza ondata sarà una catastrofe. L'allarme degli scienziati

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“La terza ondata dell’epidemia , se il governo non cambierà protocollo, rischia di essere ancora più devastante. Il contenimento domiciliare e il distanziamento non bastano. Lo dimostra il numero dei morti, in Italia sei volte più alto della media mondiale”. A dirlo uno studio condotto da una rete di ricercatori  di diversi enti e pubblicato in esclusiva da Lettera150, il think tank di scienziati nato durante il primo lockdown che è giunto a raccogliere l’adesione di oltre 250 accademici di diverse discipline.

La rete di ricercatori di CNR, INFN, Scuola del Farmaco di Camerino, Centro RICMASS di Roma, guidata dai prof. Antonio Bianconi e Giampietro Ravagnan, ha analizzato e verificato con uno studio comparativo e statistico gli effetti della applicazione del Protocollo chiamato LFT (Lockdown, Case finding, mobile Tracing) messo a punto in Corea del Sud e poi replicato in diversi Paesi dell'Asia orientale e dell'Oceania. Il Protocollo si basa in primo luogo su test molecolari di massa, uso delle nuove tecnologie per il tracciamento dei contagiati, integrate dai Covid Hotel dove "confinare" le persone positive conviventi.

In Italia, per primi in Europa e in America, si è applicato invece il protocollo messo a punto dall'Imperial College di Londra chiamato LSG (Lockdown Stop and Go) che contempla essenzialmente il contenimento domiciliare e il distanziamento sociale. Già ai primi di marzo i biofisici del gruppo individuarono una legge matematica di evoluzione dell'epidemia che prevedeva per l'Italia con il protocollo LSG una durata della prima ondata superiore di 2/3 mesi rispetto ai Paesi che avevano usato il protocollo LFT. Di questo informarono, senza esito, la Presidenza del Consiglio dei ministri e il Ministro della Salute. Quelle previsioni si sono puntualmente realizzate.

In una seconda ricerca conclusa a fine novembre, e di cui Lettera150 dà conto, i ricercatori dimostrano che la scelta fatta dall'Italia di adottare il protocollo di Lockdown puro e semplice ha prodotto dal 21 febbraio al 7 di ottobre 594 morti per milione di abitanti cioè 6 volte di più della media mondiale e 74 volte di più che in Corea. In tutti i Paesi che hanno adottato il protocollo LFT il numero di morti per milione di abitanti è stato invece 10 volte inferiore all'Italia.

“La terza ondata, senza cambiare protocollo, rischia di essere ancora più devastante, lockdown e distanziamento da soli non bastano”, commenta Giuseppe Valditara, coordinatore di Lettera150.

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