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Ilaria Capua, a Dimartedì la mazzata sui prossimi mesi: i vaccinati infettano, lo dicono anche le aziende

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Anche dopo il vaccino possiamo essere fonte di contagio, pertanto l'emergenza Covid durerà fino al raggiungimento dell'immunità di gregge. Ilaria Capua, virologa e direttrice del Centro One Health dell'Università della Florida, ieri a Dimartedì su La7 è tornata così sul tema che divide gli scienziati  mentre stanno per essere approvati i primi vaccini per il coronavirus. memorabile, a riguardo, lo scontro via Twitter con Roberto Burioni, che invece sostiene che "è molto raro che un vaccino efficace non diminuisca (nel periodo di efficacia) anche la trasmissione". 

 

La domanda è: da vaccinati possiamo infettare se veniamo a contatto con il virus? Il discorso è emerso perché "stavamo parlando della possibilità di implementazione della campagna di vaccinazione, io ho detto che durerà molto tempo - ha detto la Capua intervenendo ieri, martedì 1 dicembre, nel programma condotto da Giovanni Floris - Quando si inizia  solo una piccola parte della popolazione è vaccinata, la campagna avanza in modo graduale. Lo dicono anche le aziende produttrici: i vaccini tendenzialmente non difendono dall'infezione".

Ma cosa può accadere in questa situazione? "Che se si allentano le misure, nel momento in cui le persone vaccinate credono che possono spostarsi liberamente, rischiamo di avere un'amplificazione del contagio durante la campagna di vaccinazione. - continua la virologa - Siamo concordi che fino a quando non si raggiungerà l'immunità di gregge dovremmo mettere la mascherina perché anche una persona vaccinata può essere fonte di contagio". Di seguito e a questo link il video di La7.

 

Commentando gli ultimi dati della pandemia in Italia Ilaria Capua dice che "siamo in una fase di stabilizzazione che non mai uguale al giorno precedente. I segnali di aumento del numero dei morti e dei contagi ci dicono chiaramente che non possiamo mollare, non è il momento. Questa, inoltre, è la stagione che i virus di un certo tipo prediligono. Il Natale rischia di essere un momento di grande amplificazione del contagio, è opportuno usare grandi precauzioni e buonsenso, e non portare l'infezione dove può fare più danni, dalle persone più fragili come gli anziani. Come purtroppo è successo qui negli Stati Uniti per il Thanksgiving", la festa del ringraziamento, conclude la viriloga.

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