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Covid, apre lo zoo dei virologi: Bassetti dà della veterinaria alla Capua. Crisanti ridotto a esperto d'insetti

Pietro De Leo
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Bella, quest’epica dei virologi, oramai infilati in ogni pertugio della nostra vita quotidiana. Irti sul cocuzzolo del nazionalpopolare, dispensatori di norme di salute, certo, ma anche di vita vissuta, famiglia, amore, sesso, brindisi, affari. Non poteva, questo mito, sconfinare nell’allegoria, in un dibattito che oltre al regno umano sconfina in quello animale. Fosse un bestiario, sicuramente in loro vedremmo degli abilissimi canguri, nel modo in cui saltano da una tv all’altra e magari si pigliano anche a pugni.  O magari delle cavallette, perché saltano, sì, e fanno casino.  E si trasfigurano anche, ma qui andiamo veramente oltre. E’ il caso di Gianfranco Galli (a proposito di animali, nomen omen), che qualche sera fa è stato capace di presenziare in due trasmissioni tv diverse alla stessa ora. Eh sì, almeno se non si potrà godere appieno dell’Epifania del Signore sicuramente quanto a epifania dei medici non possiamo lamentarci. Ma la zoologia virologica entra anche nelle vene di quella tenzone che tra loro va avanti da mesi.

Ecco allora che il buon Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive al San Martino di Genova, è partito a testa bassa su Ilaria Capua, anche lei “Covip” dei nostri mesi pericolosamente vissuti. “L’altra sera” ha detto lui in tv riferendosi a lei che a sua volta aveva parlato in tv, “c’era una veterinaria che parlava di vaccini, così si crea confusione”.

In effetti basta andare alla pagina wikipedia per vedere ch’ella, già deputata di Scelta Civica, è laureata in Medicina Veterinaria a Perugia, e poi ha svolto una brillante carriera nel mondo accademico. Al centro della questione, le sue dichiarazioni a "Di Martedì" in cui ha sostenuto che il vaccino proteggerebbe dal virus ma non dall’infezione.

In realtà, l’intreccio tra i percorsi accademici dei Nostri Eroi e il racconto bestiologico si verificò anche su Andrea Crisanti, che in questa seconda ondata si colloca nella barricata di quanti hanno promosso l’adozione di misure più restringenti. Ebbene, Giorgio Palù (Professore ordinario di Microbiologia e Virologia; Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Padova), così ebbe a parlare di lui: “E’ un mio allievo. Accademicamente l’ho chiamato io ma non è un virologo. Non ha mai pubblicato un lavoro di virologia. Si tratta di un esperto di zanzare”.

Sullo stesso tasto batté anche Alberto Zangrillo, primario del San Raffaele: “Crisanti fino a qualche tempo fa faceva l’entomologo-parassitologo, e lo dico senza alcuna vena polemica”. Insomma, tra galli, canguri, insetti (per non parlare di pangolini o pipistrelli alla genesi cinese del virus), c’è da dire che “solo non si vedono i due leocorni”.

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