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Sepolto Maradona si scannano sull'eredità. "È morto povero" ma è giallo sul patrimonio

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Diego Armando Maradona è stato sepolto nel cimitero Jardín de Bella Vista di Buenos Aires al termine di una cerimonia intima e religiosa, e ora si apre il giallo sull'eredità.

Tra i presenti alla cerimonia c’erano le figlie Dalma, Gianina e Jana, l’ex moglie, Claudia Villafañe, e la sua ex compagna Verónica Ojeda. Presente anche il nipote Johnny, che viveva con lui. La bara è stata sepolta avvolta in una bandiera argentina. Sebbene la cerimonia fosse riservata solo ai familiari, alcune tv hanno introdotto dei droni che hanno trasmesso la sepoltura.

 

Parte la caccia all'eredità del Pibe de Oro, che però è un mistero. Dall'Argentina dicono che Maradona avesse circa 100mila dollari sul conto ma anche debiti per milioni. Luis Ventura, giornalista argentino, ha dichiarato: "Non aveva quasi più nulla sul conto in banca, è morto povero". Stipendi, ingaggi e soldi degli sponsor, tutto speso o "in gran parte sottratto da chi lo circondava con il fine di raggirarlo e svuotargli le tasche, bastava chiedere e lui dava", ha detto il cronista, amico di Diego, in una trasmissione tv. .

 

Eppure anche negli ultimi anni aveva firmato contratti milionari a Dubai e in Francia, come presidente onorario del Dinamo Brest. Chi ci ha mangiato? Secondo Ventura dietro ci sarebbe un "cerchio magico" fatto di conoscenti, manager, consulenti vari. Ma la caccia all'eredità resta aperta perché, scrive il Corriere, nella disponibilità di Diego c'erano anche "gioielli, terreni, immobili di pregio tra cui un edificio intero e svariati appartamenti nel centro di Buenos Aires, sei auto di lusso tra cui Bmw, Audi e Rolls Royce, alcuni investimenti a Cuba e in Italia, scuole calcio in Cina oltre a contratti d’immagine che resteranno in vigore anche dopo la morte". Su tutto vigila l'avvocato Matias Morla, da qualche anno dominus della vita di Maradona, accusato apertamente dalle figlie. 

 

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